Pisa, 27 dicembre 2013 - Non è tutto oro quel che luccica. E, soprattutto - specie in questi giorni - , non è tutta cioccolata quella che... può sembrare. Ne sa qualcosa un bambino pisano di sette anni che l’antivigilia di Natale mentre era nella sua abitazione ha ingerito una moneta da 50 centesimi di euro (evidentemente ‘fior di conio’), con ogni probabilità scambiandola - appunto - per un dischetto di cioccolato al al latte ricoperto di stagnola dorata; una golosità tanto in voga in particolar modo nel periodo natalizio e delle feste di fine anno.

 

Per fortuna l’ingerimento non è sfuggito a qualcuno dei suoi familiari. E così dopo aver dapprima tentato inutilmente di far espellere dalla bocca la moneta di ‘oro nordico’ - una lega composta da rame (89%), alluminio (5%), zinco (5%) e stagno (1%) -   il bambino è stato trasportato al Pronto Soccorso del policlinico di Cisanello.

Il piccolo è stato così  sottoposto a un intervento in anestesia totale di chirurgia endoscopica per l’estrazione della moneta. Il gastroscopio permette l’osservazione diretta delle cavità dell’esofago, dello stomaco e del duodeno. Esso infatti è munito di una sonda di circa 8-12 millimetri di diametro, attrezzata con una telecamera e delle fibre ottiche all’estremità e una pinza con la quale la moneta è stata asportata. Ora il bambino è fuori pericolo e sta bene.
FEDERICO CORTESI