Pisa, 21 marzo 2013 - Roberta Ragusa avrebbe compiuto oggi 46 anni. Lo ricordano con un semplice ma affettuoso messaggio le cugine e gli altri parenti. «Ti giunga Roberta — scrivono — l’augurio più caro e profondo da chi giorno dopo giorno ti ha vista sbocciare alla vita apprezzando la bellezza del tuo essere. L’azzurro del cielo ha colorato i tuoi occhi, la poesia del tramonto ha disegnato il tuo sorriso, il chiarore delle stelle hanno illuminato il tuo cammino e dato luce al tuo dolce volto.  Sei e rimarrai sempre nei nostri cuori!Con tutto l’amore i tuoi zii, zie, cugini, cugine».

Un augurio dolce che nasconde un dolore difficile da spiegare solo a parole, il dolore di chi da oltre un anno attende di sapere che fine abbia fatto Roberta e spera di avere un giorno una tomba su cui piangerla. E’ il secondo compleanno che la donna trascorre lontano dalla sua famiglia.

La scomparsa è datata 13 gennaio 2012; due mesi dopo, proprio in occasione del 21 marzo, giorno in cui avrebbe compiuto 45 anni, parenti e amici organizzarono una fiaccolata a cui parteciparono anche i figli di Roberta insieme alla nonna Giancarla. La speranza allora era ancora accesa. I figli in una lettera di auguri le chiedevano di tornare, assicurandole di non essere arrabbiati con lei. «Vogliamo solo riabbracciarti». Anche l’augurio degli stessi familiari aveva il tono di chi spera, da un momento all’altro, di rivedere quegli occhi azzurri. «Non possiamo e non vogliamo arrenderci e perdere la speranza di rivederti e di riabbracciarti presto. Ovunque tu sia, cara Roberta, ti facciamo gli auguri».

Un anno dopo, purtroppo, di Roberta non ci sono tracce e le speranze di rivederla sono ormai spente. «Il nostro fine ultimo è solo quello di sapere la verità» ha ribadito la cugina Sonia in occasione degli ultimi sviluppi investigativi. Ma anche questa ‘fine’ sembra, per il momento, lontana. Il marito Antonio Logli è, come lo era in occasione del 45esimo compleanno di Roberta, iscritto nel registro degli indagati. A suo carico però niente di più che sospetti al punto che la Procura di Pisa non ha escluso la possibilità che il caso venga archiviato senza andare a processo. Ma prima di arrivare ai titoli di coda, mancano ancora alcuni capitoli: uno è quello degli interrogatori che prenderanno il via solo dopo Pasqua.