2 agosto 2012 - E’ iniziato lo spostamento del bunker dall’area del porto di Boccadarno al piazzale dei Pescatori, così come ha prescritto la Soprintendenza ai Monumenti.

Costruito durante l’ultima guerra mondiale per la difesa costiera, il manufatto è stato infatti ritenuto una testimonianza storica dell’ultimo conflitto e per questo sottoposto a un vincolo di tutela, con la conseguente prescrizione di conservarlo nella forma originale. Non era però possibile mantenerlo dove era stato costruito, visto che in quell’area verrà scavato il bacino dell’ingresso al porto e pertanto la Soprintendenza ai Monumenti ha dovuto individuare un’altra posizione. Sono state prese in esame diverse ipotesi e alla fine negli uffici di Palazzo Reale è maturata la convinzione che la soluzione migliore, fermo restando il vincolo di tutela, era quella di esporlo nel piazzale dei Pescatori, nell’area attigua a quella dove c’è il mercato giornaliero del pesce e dove sarà presto rimontato lo storico obelisco eretto nel 1904 per ricordare lo sbarco di Garibaldi ferito ad Aspromonte. Una struttura storica, questa, che da oltre un secolo è caratteristica della foce dell’Arno. Ora insieme all’obelisco a Boccadarno ci sarà anche il bunker della seconda guerra mondiale, costruito per ospitare i soldati e le artiglierie della difesa costiera.


Come molti altri realizzati sulle coste toscana e quasi ovunque demoliti alla fine del conflitto, il bunker di Boccadarno non servì ad impedire i massicci bombardamenti che a partire dal 31 agosto 1943 si scatenarono su Pisa e il litorale. Proprio a Boccadarno, infatti, i bombardamenti aerei distrussero quasi completamente la fabbrica di idrovolanti della Cmasa e alcune abitazioni circostanti.


L’imponente struttura in calcestruzzo, lunga circa quattro metri e alta più di due, è stata sezionata in dodici blocchi pesanti ciascuno 80 tonnellate che in questi giorni vengono trasferiti nella nuova destinazione scelta dalla Soprintendenza ai Monumenti. Viene impiegata una gru speciale e per il trasporto dei blocchi è utilizzato un grande carrello telecomandato. I pezzi del bunker vengono quindi rimontati per restituire al manufatto la forma originale, poco conosciuta fra l’altro agli stessi abitanti del litorale perché la struttura era nell’area occupata dai capannoni della Motofides. Ora sarà visibile a tutti in una posizione dove non passera certo inosservato.

L’intera operazione, eseguita dalla “Boccadarno Porto di Pisa” in seguito al vincolo imposto dalla Soprintendenza, costerà circa centomila euro.