Pisa, 30 maggio 2012 - SMASCHERATO da un’attenta maestra elementare, un sergente Usa in servizio alla base di Camp Darby (Pisa) è stato arrestato all’alba di ieri per una serie di ripetute violenze sessuali anche su una bambina di 7 anni che abita nello stesso paese della Valdera dove risiede il militare finito in manette. Si tratta del ventottenne J.E., originario della Florida, attualmente rinchiuso nella casa circondariale Don Bosco, ma che potrebbe essere estradato negli Usa e sottoposto al giudizio di una corte marziale americana. Nel computer del militare sono state trovate foto raccapriccianti della bambina in atteggiamenti sessuali anche con il suo cane. La piccola sarebbe figlia di una persona molto intima del sergente. La mamma della bambina era infatti un’amica del militare e si fidava talmente dell’uomo che spesso gli lasciava la piccola quando si doveva assentare per lavoro.


Le violenze sono state scoperte dal Nucleo investigativo telematico della procura di Siracusa e dai carabinieri del Setaf della base Usa di Camp Darby. Il militare è accusato di violenza sessuale pluriaggravata su minore e di produzione di materiale pedopornografico. Al sergente sono state sequestrate foto di altri bimbi sotto i 10 anni costretti a subire atti sessuali e «abominevoli crudeltà», appunto perfino con il coinvolgimento di animali. Perquisiti la sua casa e l’ufficio a Camp Darby. La violenza sessuale è stata individuata grazie a una denuncia di Telefono Arcobaleno. «Sono immagini raccapriccianti quelle che abbiamo denunciato due settimane addietro e che hanno portato all’arresto del militare americano — ha commento Giovanni Arena, presidente di Telefono Arcobaleno . Adesso bisogna assicurare alla bambina ogni adeguata forma di assistenza».

LA BIMBA è già allontanata dalla toscana e ora si trova al sicuro in una struttura protetta di un’altra regione. Le indagini hanno avuto una svolta quando una maestra di una scuola della provincia di Pisa, tra le molte interpellate dagli investigatori, ha riconosciuto da alcune immagini la sua alunna, consentendo così di risalire all’esatta identità della bimba, che così è stata sottratta al suo aggressore. Alle indagini del Nit ha collaborato il Ncis, il servizio investigativo della Marina Usa. Proprio esaminando immagini di abusi su bambini, il Nit di Siracusa e il personale del Ncis americano hanno riconosciuto sullo sfondo un particolare riconducibile alle Spiagge Bianche di Rosignano, sulla costa a sud di Livorno, poi hanno individuato dalla scena un gadget dei Gators, squadra dell’Università della Florida. È stato questo particolare a orientare gli investigatori verso la base americana di Camp Darby.

Federico Cortesi