Pisa, 19 novembre 2010 - Il centro e le strade per raggiungere il mare. Ecco i punti critici del territorio pisano. Prosegue la nostra inchiesta sulla prevenzione degli incidenti. Servizi che, partendo dalle vostre segnalazioni (che potete inviare a fermiamolestragi@ lanazione.net con l’indicazione della provincia) e da alcuni nostri spunti, vogliono esplorare una delle prime cause di morte, ma anche di disabilità, del Paese. Obiettivo: individuare i punti più pericolosi della viabilità cittadina e provare a proporre soluzioni. Insieme. Pagine, quelle della Nazione, che saranno esposte al Motor Show di Bologna, che si terrà dal 4 all’12 dicembre. Proprio mercoledì sono stati presentati dall’Istat, che ha condotto uno studio insieme all’Automobil club, i dati sugli scontri del 2009. Sono stati 1.934 in tutta la provincia, con 40 morti e 2.653 feriti. Incidenti che sono calati, così come anche i feriti che nel 2008 erano rispettivamente 2.027 e 2.726. Cifre che restano comunque alte. Troppo. Ci sono arterie storicamente a rischio. Troppo strette, poco illuminate, piene di buche e cantieri.

 

Sono le vie del mare, ad esempio, come viale D’Annunzio, l’Aurelia e la Bigattiera. Per renderle più sicure è nato anche un comitato "Vogliamo la rotatoria a San Piero a Grado" che ha raccolto prima una serie di firme presentate già in Comune, poi si è lanciato su facebook trasformandosi in un gruppo "che ha già ottenuto 200 adesioni", spiega Giandomenico Caridi, uno dei promotori insieme ad Enzo Cini. "Quello svincolo è pericolosissimo", spiega Caridi. "Oltretutto lo spazio per fare la rotatoria c’è: un’operazione che regalerebbe maggiore fluidità al traffico e che sarebbe importante per la valorizzazione della frazione di San Piero stesso". Un intervento che definisce "prioritario rispetto ad altri". Una rotatoria in quel punto "ridurrebbe la velocità e garantirebbe una viabilità più facile".

 

Ma sempre più spesso sono le strade del centro a trasformarsi in una trappola per le auto e chi le guida: la maggior parte dei sinistri avviene proprio su quelle strade urbane. Stefano Gambassi, vigile urbano pisano e rappresentante Cisl nella categoria, ogni giorno analizza i 'collegamenti' pisani. «Giusto stamani (ieri per chi legge) mi trovavo sui lungarni con i miei colleghi. Soprattutto quelli nord sono messi male, come il Mediceo e il Pacinotti: sono pieni di avvallamenti pericolosi. Non sono certo strade particolarmente sicure". E ancora l’Aurelia "dal limite con il confine di San Giuliano fino alla rotatoria dell’aeroporto. Alberi fuori sagoma, radici che spaccano il manto. Ho fatto una segnalazione per lo stato di degrado dell’intersezione dell’Aurelia con il viale delle Cascine". E ancora: via Pietrasantina. "Si continua ad effettuare lavori di asfaltatura ma dopo pochi mesi siamo alle solite, le buche si riformano. Come mai?", si interroga Gambassi.

 

Un grande problema quello della manutenzione delle strade percorse ogni giorno da migliaia di auto. "Un’indagine di Auto Presto & Bene, società del gruppo Fondiaria Sai, evidenzia che a Pisa e provincia sono 337.000 i veicoli circolanti. In un anno, sono 5.788 gli incidenti con ragione e 5.858 quelli con torto". I danni. "Per quelli materiali nel 2009 sono stati liquidati circa 6,47 milioni di euro. Scontri che si concentrano il lunedì e il venerdì con circa 44 incidenti medi". Le fasce orarie: critica quella intorno alle 12 e tra le 18 e le 19 quando la stanchezza si fa sentire di più.
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