Pisa, 22 ottobre 2010 - È fissato per lunedì prossimo il processo che vede imputate sei persone accusate in concorso di estorsione, ovvero di essersi fatte consegnare 90mila euro da don Lido Batini, l’anziano parroco di Migliarino, vittima di uno squallido ricatto a 'luci rosse', sfociato - appunto, secondo l’accusa - in una reiterata estorsione, perpetrata in pochi mesi a opera di tre parrocchiane della vittima e di altrettante persone pisane appartenenti allo stesso un nucleo familiare. Il giudice per le indagini preliminari Guido Bufardeci ha infatti decretato il giudizio immediato davanti al primo collegio della sezione penale del Tribunale (presidente Angelo Perrone, a latere Marco Dell’Omo e Giulio Cesare Cipolletta).

 

L’inchiesta della Procura della Repubblica e coordinata dal viceprocuratore Antonio Di Bugno - conclusa dopo un’intensa attività investigativa dei militari del reparto operativo dei carabinieri del comando provinciale e di quelli della stazione di Migliarino - ha dunque portato sul banco degli imputati la pisana Franca Bendinelli di 53 anni, i suoi figli Chiara Falaschi (33 anni) e Daniele Falaschi (26), nonché tre donne migliarinesi Maria Pesce (60), Angela Cecconi (35) ed Elena Menichini (35), rispettivamente, madre, figlia e nuora. Gli ultimi a finire in manette - nel maggio scorso - erano stati i figli di Franca Bendinelli, Chiara e Daniele.

 

Secondo gli investigatori sarebbe proprio quest’ultimo il sedicente avvocato che avrebbe avuto un ruolo di rilevo nell’estorsione al malcapitato don Lido Batini - settantenne parroco di Migliarino - , ricattato e depauperato di circa 90mila euro - tra il novembre 2009 e la fine del marzo scorso - da chi gli diceva - mentendo - di essere in possesso di materiale foto-video (appunto inesistente) in cui il sacerdote (come anche il fratello don Baldo, anch’egli parroco, a Nodica. che però non è caduto nella trappola) sarebbe stato ripreso insieme ad alcune prostitute extracomunitarie. La gang di estorsori-ricattatori aveva minacciato il parroco di far pubblicare le foto sui giornali. I sei imputati - gran parte dei quali hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati con il rito abbreviato - sono difesi da un collegio di legali di fiducia di cui fanno parte gli avvocati Gabriele Marroni, Massimo Parenti, Laura Antonelli, Francesco Virgone e Leandro Comaschi.
 

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