Pisa, 11 ottobre 2010 - Avevano trascorso l'intera domenica insieme per una gita in moto a San Gimignano, ma al rientro, a 100 metri da casa, si è consumato il dramma. Simone Greco ha accoltellato il padre alle spalle mentre viaggiavano in moto. Lo ha ucciso con 50 coltellate.

 

Il 19enne era già stato ricoverato per problemi psichiatrici, cui si sovrapponeva la tossicodipendenza. Da mesi il maresciallo Michele provava a 'salvare' suo figlio dalla brutta china che aveva preso, ma le attenzioni del padre erano diventate per lui troppo pesanti e spesso causa di liti tra i due.

 

Alla base della 46esima lo ricordano con affetto: ''Era un uomo generoso, pieno di altruismo - dicono commossi - e sempre vicino a quel figlio che era diventato la sua 'pena'''. Ma Simone, per lui non era una 'mela marcia': era un ragazzo tormentato. Da aiutare più che da punire. Bisognava stargli vicino. Lo aveva fatto dopo il Daspo che aveva preso per qualche disordine allo stadio e quando era inciampato nella droga. Lo ha fatto ogni giorno e anche ieri. E lo avrebbe fatto ancora.