Pisa, 17 agosto 2010 - Le sirene dell’ambulanza che squarciano il buio della notte e i soccorritori che si agitano intorno ad un uomo. Luca, 22 anni, si avvicina con il cuore in gola. Poi soltanto dolore. A terra, ormai senza vita, c’è il suo papà Massimo Luca Grassini. Sono le 23.30 di sabato. L’asfalto di via di Vittorio, all’altezza del nuovo svincolo, ad Orzignano, frazione del Comune di San Giuliano Terme, è bagnato. La pioggia è caduta per tutta la giornata. Massimo Luca, ascianese 49enne, sta guidando uno scooter Typhon della Piaggio.

 

Forse un malore o il fondo della strada scivoloso, il mezzo tira dritto e finisce contro una Suzuki. Al volante, si trova Barbara B., 22 anni, di Metato. La donna se lo vede arrivare contro senza poter fare niente. L’impatto non è violentissimo: Massimo potrebbe dunque essere deceduto anche per il malore, sarà l’autopsia a chiarirlo. E’ la stessa giovane a chiedere subito aiuto, ma per il 49enne, operaio specializzato, che da nove anni lavorava nella carpenteria metallica della famiglia Ruberti, ad Asciano, le manovre di rianimazione sono inutili. A soccorrerlo ci provano prima i volontari della Croce Rossa, poi, il team della Misericordia. In quel punto maledetto, "troppo pericoloso", dicono dal bar stesso del paese, il Caffè il Conte, arriva anche suo figlio, Luca, elettricista.

 

"Stavo andando nella stessa direzione", racconta mentre si trova nella casa di via Falcione Asciano, al numero 30, dove abitano il nonno Pier Franco, ex falegname in pensione e la nonna Giuliana, operatrice scolastica, anche lei in pensione. "E ho visto l’ambulanza — continua addolorato, ma gentile, come tutta la famiglia Grassini che si è riunita nell’abitazione per condividere il dolore — Mi sono fermato e ho trovato mio padre per terra". Lo strazio. Poi solo il silenzio. "Un gran lavoratore — ricorda il suo datore e titolare dell’officina, Giacomo Ruberti, che ha appreso la notizia mentre si trova fuori città — Ma anche un amico. Era da nove anni con noi e prima era stato impiegato in altre ditte. Quel punto della strada è davvero brutto". Sono i vigili urbani di San Giuliano a effettuare i rilievi. Vigili che non si sbilanciano ancora sulle cause dell’incidente.

 

Un ferragosto di dolore per la famiglia Grassini, molto conosciuta ad Asciano: per tutto il giorno, è stata visitata da parenti e amici. Massimo Luca, separato, lascia anche la compagna Cinzia, infermiera, che abita a Santo Stefano di Magra in via Nino Bixio 1, in provincia di Spezia, dove aveva deciso di trasferirsi da qualche mese e la sorella Sondra. I funerali non sono stati ancora fissati: sul corpo dell’operaio, che ora si trova a Medicina legale a Pisa, probabilmente stamattina, saranno eseguiti l’autopsia e gli esami di routine, compresi quelli del sangue per stabilire l’eventuale presenza di alcol e le cause della morte. Poi, sarà portato alla Pubblica assistenza ascianese, quindi l’ultimo abbraccio.