È arrivata anche l’influenza, le classi si svuotano "Ma distanziamento e mascherine limitano i danni"

Il presidente dell’Ordine dei Medici Giuseppe Figlini "Più vaccinati rispetto al passato, la gente ha capito"

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La sindrome influenzale e para-influenzale è arrivata, e le scuole si spopolano (non solo per quarantene e contagi). Per Giuseppe Figlini, presidente dell’Ordine provinciale dell’Ordine dei medici e odontoiatri, quest’anno però "l’influenza ha una minore virulenza rispetto al passato".

Come mai?

"Il virus ogni anno presenta caratteristiche diverse ma sicuramente ad influire in questa flessione sono l’utilizzo delle mascherine, il distanziamento e la lontananza dai luoghi affollati".

Con l’avanzare dei contagi da Covid, è stato rivolto un appello alle famiglie per procedere alla vaccinazione anti-influenzale anche per i bambini. C’è stata una buona risposta?

"Sì, in quota superiore rispetto allo scorso anno. Siamo vicini al 70%, lo stesso per gli adulti. Una buona percentuale in entrambi i casi. I genitori hanno capito che la difficoltà sta nel distinguere con chiarezza i sintomi influenzali, e tosse e febbre, da quelli da contagio Covid che nei piccoli e nei giovanissimi nella quasi totalità dei casi si manifesta con forme pauci asintomatiche o asintomatiche. Per i medici di famiglia è stato un periodo di lavoro intenso...".

E come si sta manifestando la sindrome influenzale?

"Niente di diverso dal passato, forme classiche: dolori e, in molti casi, disturbi intestinali. In questo momento è così, senza escludere che tra un mese la situazione possa cambiare. Nella nostra area a favorire questo stato di cose è comunque anche il clima meteorologico: tra Pisa e Livorno viviamo in un’oasi di benessere".

Per i contagi da Covid, il rientro in presenza dei ragazzi delle scuole superiori, anche se al 50%, porterà a qualche conseguenza negativa?

"Il problema non è la scuola in sé, dove le regole vengono rispettate, ma tutto quel che viene prima e dopo. L’affollamento nei trasporti pubblici, in particolare sui bus, e le uscite al suono della campanella. Da preferire sono quelle scaglionate, ma devo dire che il lavoro fatto, anche con l’impegno in prima linea del prefetto e dei dirigenti, ora sembra andare in questa direzione. Ho notato una presa di coscienza che prima non c’era".

Lei, come presidente dell’Ordine, ha condotto una battaglia per inserire nella prima campagna di vaccini gli odontoiatri, ora sono stati inseriti in coda, ma anche i medici liberi professionisti. Ci sono novità?

"Sì, buone notizie. Le prenotazioni relative alla prima tranche di vaccinazioni che coinvolge i sanitari dovrebbe riaprire a breve. Stiamo aspettando l’ufficialità, ma la data dovrebbe essere quella del prossimo 18 gennaio. E questa volta saranno inseriti anche i tantissimi liberi professionisti, che erano stati completamente dimenticati".

Francesca Bianchi