"Bottegai" e l'Arca Azzurra in scena allo Scotto

Mercoledì 29 luglio alle ore 21,30 nell'ambito del cartellone "Fuori Teatro"

Massimo Salvianti

Massimo Salvianti

Pisa, 28 luglio 2020 -  Per la rassegna "Fuori Teatro - Estate al Giardino Scotto",  arrivano i Bottegai. Un delirio, una riflessione, una confessione”, tre monologhi di Ugo Chiti con la Compagnia Arca Azzurra, presentato in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo.

Lo spettacolo andrà in scena mercoledì 29 luglio alle 21,30 al Giardino Scotto, nell’ambito del cartellone di eventi culturali organizzato dal Comune di Pisa e dal Teatro Verdi.

Tre monologhi che si accostano assieme seguendo l’apparente logica di un divertito passaggio temporale, messi in scena dalla Compagnia Arca Azzurra, con Andrea Costagli, Massimo Salvianti e Lucia Socci, presentati in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo. Tre storie scritte in tempi diversi, per occasioni diverse che rivelano un legame reciproco, una serie di punti comuni, una sorta di comune ribaltamento delle convenzioni.

Così la parola “bottegai”, questo dispregiativo, questo termine assolutamente offensivo, diventa, nel designare i tre protagonisti delle storie una specie di affettuoso epiteto, pieno di malinconica umanità in Silvana e in Rutilio, e di ingenuo, stupefatto smarrimento de La Porcilaia. Il primo personaggio, Rutilio Canova: un delirio, è un libero adattamento da un racconto di Cicognani, un bozzettone grottesco, tutto impastato di echi vernacolari che, altre a Cicognani, tiene presente certi divertiti sarcasmi di Palazzeschi. In un paesaggio di inizio secolo, si consuma l’ossessione di un ricco bottegaio, la smania di esibire un figlio studioso, un intellettuale che riscatti la “dannazione della bottega”.

Il secondo monologo, Silvana: una riflessione, racconta di una figlia e soprattutto una moglie di bottegai, persa in una quieta agonia. Silvana ripercorre la vita dall’infanzia alla maturità registrando, con accenti appena rancorosi, le ritualità, i comportamenti e le mutazioni avvenute in un arco di tempo che va dagli anni cinquanta alla fine degli anni ottanta. Silvana sfiora la storia con parole tanto spesso sorridenti quanto spesso deluse.

Infine gli attori proporranno La Porcilaia: una confessione, con un giovanissimo uomo di oggi, una specie di creatura sconosciuta eppure terrestre, banale, monocorde nell’esposizione fredda dei fatti. Un piccolo imprenditore preoccupato di prendere tutte le distanze dalle radici come da una tradizione familiare per essere più riconoscibile nella “genetica” di una società omologata e omologante.

Biglietti, posto unico € 10, in vendita esclusivamente online sul circuito Vivaticket fino all’orario di inizio dello spettacolo. I voucher relativi ai rimborsi degli spettacoli di Prosa e Danza annullati al Teatro Verdi possono essere utilizzati anche per questo spettacolo. Per informazioni: Teatro di Pisa tel 050 941111 dal lunedì al venerdì ore 8-14, .