Le cinque ragioni per non perdersi Pisa-Spezia

Numeri, attese e curiosità sul prossimo match dei nerazzurri

Luca Verna

Luca Verna

Pisa, 7 novembre 2019 – Ecco cinque buoni motivi per non perdersi la partita di sabato con lo Spezia.  

RIVALITA’ – E’ un derby, seppur nato sugli spalti, ma sempre un derby. Il “derby Tosco-Ligure” è una partita che non trova grandi riscontri storici, ma quasi esclusivamente nella rivalità tra due tifoserie che non si sono mai digerite. Dalle risse degli anni ’70, passando per le lotte di ideologia politica, senza considerare gli aneddoti come il processo in campo all’epoca di Maurizio Mian in seguito a una sconfitta molto discussa, con l’ex presidente che si lasciò a andare a dichiarazioni bellicose nei confronti del sistema calcio. In più, la sconfitta nella finale di Coppa Italia di Serie C nella presidenza Battini.

NEL NOME DI “MAU” - Nel nome di Maurizio Alberti, il tifoso deceduto allo stadio “Picco” di La Spezia nel 1999 sono state fatte tantissime iniziative dai supporter nerazzurri. Progetti e raccolte benefiche in giro per il mondo, iniziative, ma soprattutto il “Parco di Mau”, un luogo di aggregazione e fratellanza, incastonato nella città, che ha messo d’accordo tutti, dai cittadini alle istituzioni, vanto di una città intera. Chissà che, come capitato già in passato, durante Pisa-Spezia la Curva dedichi a Mau uno striscione, così come per ricordare anche il Presidentissimo Anconetani, il cui anniversario dalla scomparsa cadeva il 3 novembre '99, o anche Gianluca Signorini, la cui ricorrenza invece era datata 6 novembre 2002.

LA “PRIMA” DI CORRADO – Dopo una lunga trattativa durata mesi, la famiglia Corrado rilevava il Pisa dai Petroni. La “prima” da presidente fu proprio Pisa-Spezia, terminata 0-0, in una fredda serata di dicembre. Fu gara di esordi, come quello di Birindelli in campionato (che aveva già esordito in Coppa Italia col Torino), ma anche di Favale. La stagione terminò con la retrocessione in Serie C, ma oggi, con la consapevolezza dei propri mezzi e una maggiore esperienza maturata, il Pisa arriva a questo appuntamento e in questa categoria con la voglia di trovare una salvezza tranquilla.

CAMPIONATO, RITROVARSI – A tal proposito, con una sola vittoria nelle ultime sette partite, i nerazzurri cercano di ritrovare continuità. Lo sfogo di Gemmi dopo Pescara e la visita di Dunga a San Piero a Grado, ma anche il sostegno del presidente Corrado in conferenza stampa, dovrebbero aver fatto il proprio silenzioso lavoro dietro le quinte. Il presidente ha dunque chiamato a raccolta i tifosi, così come lo stesso Moscardelli alla serata di gala di lunedì sera nel nome di Romeo Anconetani. Con una richiesta così esplicita, che altro motivo potrebbe esserci per essere presenti all’Arena, se non per sostenere i propri colori?

ATTACCO IN CERCA DI PROTAGONISTI – Con un Marconi a secco da sei partite, ma che continua a stupire in termini di rendimento, i nerazzurri cercano di ritrovarsi anche nel reparto avanzato. Nelle ultime sei partite infatti, c’è stato un solo gol proveniente dall’attacco, quello di Fabbro. Il Pisa, per dimostrare anche di non essere troppo “Marconi-dipendente” dovrà trovare modo di ritrovare il gol non solo con il capocannoniere della squadra, ma anche da altri comprimari. Masucci, tenuto ultimamente a riposo, lo stesso Fabbro, ma anche i ritrovati Moscardelli e Asencio. Da dove arriverà il prossimo gol del Pisa in attacco?