Stefano Cuoghi scommette sul Pisa: "Salvezza alla portata della squadra"

L'ex calciatore e allenatore nerazzurro fa il punto alla ripresa degli allenamenti

Stefano Cuoghi, allenatore ed ex centrocampista - Foto Il Giorno

Stefano Cuoghi, allenatore ed ex centrocampista - Foto Il Giorno

Pisa, 18 novembre 2019 - Minuto 86 di Pisa – Spezia: con la sconfitta che sta maturando sul campo, i nerazzurri si ritroverebbero a una sola lunghezza dai playout. Minuto 91: l’Arena Garibaldi impazzita di gioia festeggia l’inzuccata di Simone Benedetti che regala allo Sporting Club una vittoria fantastica e proietta gli uomini di D’Angelo a metà classifica. “Vedete come nel calcio gli episodi riescono a mutare opinioni e sensazioni? È una questione di minuti, il passo dall’esaltazione e alla disperazione è brevissimo”, sottolinea Stefano Cuoghi, ex capitano del Pisa nell’era Anconetani e condottiero della rinascita dopo il fallimento del 2009.

La vittoria contro lo Spezia è figlia dei meriti del Pisa o dei demeriti dei liguri? “Sono di più i meriti del Pisa, che ha saputo cancellare in un sol colpo le delusioni cocenti provate nei derby con Empoli e Livorno. Lo Spezia ha avuto il demerito di non chiudere la partita quando avrebbe dovuto”.

La sosta può frenare il grande entusiasmo derivante dalla vittoria? “Penso che lo stop del campionato arrivi in un momento ideale. Il successo in rimonta dà la possibilità a D’Angelo e al suo staff di lavorare con serenità e ottimismo, senza l’affanno della classifica. Il gruppo si può concentrare meglio sui limiti evidenziati nelle ultime partite”.

C’è chi punta il dito sulla difficoltà mentale della squadra nei secondi tempi. “Io invece mi concentrerei maggiormente sulle difficoltà tecniche. La squadra fisicamente sta bene, così come sul piano mentale. Altrimenti diventa impossibile ribaltare un derby in pieno recupero dopo essere stati rimontati. Invece ho notato che il Pisa va in difficoltà quando non riesce a sovrastare gli avversari, di qualsiasi caratura, sul piano atletico. Quando i nerazzurri incontrano squadre che comandano il gioco e hanno un tasso tecnico superiore, ad esempio il Crotone o il Pescara, vanno in apprensione e rischiano. Non è un caso che all’Arena Garibaldi il Pisa abbia centrato già tre vittorie: quando detta il ritmo riesce a dominare”.

Ritiene che la salvezza sia alla portata? “Assolutamente. Il Pisa ha le qualità tecniche e morali per raggiungere questo traguardo con ampio margine. Inoltre la Serie B è livellata: non ci sono più gli squadroni di qualche anno fa che facevano un campionato a parte. La dimostrazione è la classifica ancora cortissima”.