La Serie B che verrà: cinque a caccia del Pisa, disperazione per Vicenza e Pordenone

La cadetteria tornerà in campo il 13 gennaio con due recuperi. I nerazzurri guidano la classifica con quattro lunghezze sulle inseguitrici, in coda ci sono due formazioni parecchio attardate

Mister Luca D'Angelo

Mister Luca D'Angelo

Pisa, 27 dicembre 2021 – Tutti alla caccia del Pisa. La lepre nerazzurra, dopo un periodo di flessione a ottobre, ha ripreso a volare in campo nonostante la parte finale dell’anno sia stata caratterizzata dall’emergenza Covid. La squadra di mister D’Angelo negli ultimi cinque turni cadetti prima della sosta ha fatto letteralmente il vuoto, piazzando una striscia di 13 punti che ha fiaccato la resistenza delle inseguitrici. Soltanto il Monza ha tenuto il ritmo dei nerazzurri con lo stesso filotto di risultati.

La capolista campione d’inverno ha chiuso il 2021 con 38 punti, scavando un solco di quattro lunghezze sul Brescia, secondo. Al terzo posto c’è la Cremonese, altra vera sorpresa della prima metà della stagione. I grigiorossi hanno alternato ottimi risultati ad alcuni passaggi a vuoto, senza però discostarsi da un impianto di gioco interessante e mettendo in mostra individualità di spessore. Con tre vittorie consecutive la squadra di Pecchia ha consolidato il terzo posto con 32 punti. Poi c’è un drappello di squadre a quota 31. Si tratta, sulla carta, delle formazioni più accreditate del salto di categoria: Lecce, Benevento e Monza. Tutte e tre hanno una gara da recuperare, rinviata a causa dell’emergenza Coronavirus. Chiudono la zona playoff il Cittadella a quota 29 e il Frosinone con 28 punti. Nella prima parte della classifica, al giro di boa, ci sono anche Perugia (27) e Ascoli (26): partite con ambizioni di salvezza tranquilla, entrambe le compagini hanno sfruttato al meglio la qualità di alcuni singoli e l’ottima organizzazione di gioco impostata dai tecnici Alvini e Sottil per galleggiare costantemente nei pressi degli spareggi promozione e lontanissimo dalla zona calda.

Buon cammino anche per il neopromosso Como con 25 punti e della Ternana a quota 23: dopo un avvio complicato, la formazione di mister Lucarelli ha rimesso i conti a posto. Stessi punti ma umore diametralmente opposto in quel di Parma, partito per “uccidere” il campionato e invece invischiato nella parte centrale della classifica: la scelta di affidare la risalita a Maresca non ha funzionato e la società ducale è corsa ai ripari affidandosi all’esperienza di Iachini. Toccherà a lui guidare i biancoscudati nella rincorsa ai playoff.

Una formazione in piena caduta libera è invece la Reggina (23), che dopo una striscia di cinque sconfitte di fila ha parzialmente arrestato l’emorragia con il pareggio di Como, coinciso con la prima gara in panchina di mister Toscano, succeduto a Aglietti. 20 punti e tanta preoccupazione anche per la Spal, che dovrà cambiare prospettiva nel mercato di gennaio e centrare i colpi necessari per allestire un organico in grado di centrare la salvezza senza eccessivi affanni. A tre lunghezze dagli estensi troviamo la zona caldissima. L’Alessandria è quintultima con 17 punti: i grigi non hanno evidenziato molta qualità, ma a sprazzi hanno mostrato un’organizzazione di gioco che potrebbe rivelarsi decisiva nella corsa alla salvezza. Un punto in meno per il Cosenza, in piena crisi di gioco e di identità. Serviranno investimenti corposi nel mercato di riparazione per invertire la china. Anche perché il Crotone, terzultimo a quota 11, è tutt’altro che spacciato. Marino in panchina è una garanzia e l’organico degli Squali, nonostante le mille difficoltà palesate nella prima parte della stagione, è in grado di tirarsi fuori da una situazione molto complicata. Decisamente più negativo il quadro delle ultime due della classe. Pordenone (8 punti) e Vicenza (7) hanno raccolto rispettivamente 12 e 14 sconfitte: un bottino desolante per sperare di rimediare la situazione e riaprire i giochi per i playout.