"Al Pisa non si può dire di no''. Parola di Benedetti, Minesso e Pesenti

La presentazione dei tre nuovi acquisti nerazzurri: "Orgogliosi di giocare all'Arena"

Da destra Simone Benedetti, Mattia Minesso e Massimiliano Pesenti

Da destra Simone Benedetti, Mattia Minesso e Massimiliano Pesenti

Pisa, 18 gennaio 2019  - Ligi, Cosenza o Perticone? False piste. «In realtà per Benedetti era già tutto fatto da diversi giorni, ma abbiamo dovuto attendere fino a lunedì perché il giocatore doveva scendere in campo all'Olimpico contro la Roma». Il retroscena lo rivela il direttore sportivo Roberto Gemmi ma lo conferma pure il diretto interessato: «Sapevo dal mio procuratore che con il Pisa c'era già l'accordo e d'altronde, quando ho saputo di un interessamento dei nerazzurri, non ci ho pensato due volte e ho chiesto di stringere». Simone Benedetti è l'ultimo arrivato in ordine di tempo ma si è già tuffato a capofitto nella nuova avventura: «Sono semplicemente orgoglioso di portare questa maglia e di giocare davanti ad una delle tifoserie più calde della categoria». Chiavari, ormai, è il passato, anche se fatto di 64 presenze in tre stagioni, quasi sessanta delle quali in cadetteria, categoria in cui ha raccolto complessivamente quasi 150 gettoni in otto stagioni (oltreché con i liguri anche con Gubbio, Spezia, Padova, Cagliari e Bari): «Fino ad un mese e mezzo fa non c'era mai stato alcun problema, poi sono stato sostanzialmente escluso per motivi non collegati al mio rendimento sul campo, ma non tutto il male viene per nuocere: se non fosse accaduto, probabilmente, non mi sarebbe mai capitata un'occasione come Pisa. E per chi fa il nostro mestiere, passare da Chiavari a cinque mila spettatori dell'Arena è una prospettiva decisamente allettante».

Parte da lì anche Mattia Minesso, jolly offensivo arrivato dal Padova. «Se sono venuto per mister D'Angelo? Non direi proprio: quando chiama una società come il Pisa, si sta sempre a sentire con molta attenzione sperando che vada tutto a buon fine perché qui c'è la passione e le pressioni del calcio vero. Poi, certo, il fatto di ritrovare un allenatore con cui ho lavorato molto bene disputando, probabilmente, la mia miglior stagione da professionista, è stato un'incentivo ulteriore». Già, perché Minesso e DìAngelo hanno già lavorato insieme nel 2016/17 a Bassano (34 gare e 10 reti). «M'impiegava prevalentemente da trequartista, un ruolo che mi piace molto e che trovo affine alle mie caratteristiche, anche se in carriera dalla cintola insù ho ricoperto tantissimi il ruoli: dall'attaccante esterno fino alla maezzala».

Per Pesenti, invece, il trasferimento all'ombra della Torre è stata una vera e propria sorpresa: «Vi assicuro che fino al giorno prima proprio non immaginavo nulla e a Piacenza non stavo affatto male. Ma quando ti chiama il Pisa non puoi dire no». E così, in meno di 24ore, il miglior realizzatore della seconda della classe, ha fatto le valigie ed è approdato in nerazzurro.