Le reazioni dei gruppi della Curva Nord dopo i lavori all'Arena Garibaldi

In un comunicato della Curva Nord "Maurizio Alberti" alcune considerazioni dopo i lavori allo stadio, non soltanto sulle nuove disposizioni.

La Curva Nord

La Curva Nord

Pisa, 23 gennaio 2020 – Dopo i lavori effettuati all’Arena, per evitare che in futuro fosse necessario firmare ogni settimana una deroga per aumentare la capienza, i gruppi organizzati della Curva Nord “Maurizio Alberti” hanno voluto fare una puntualizzazione e si sono soffermati su tre punti. Da sempre il settore più caldo del tifo pisano ha chiesto un aumento della capienza per i settori popolari e, seppur soddisfatti per quanto sia avvenuto, tengono a precisare che non si tratta di un vero amplimento, ma solo di un ampliamento di spazi. Infatti, come riporta il comunicato diffuso in mattinata “I posti, i biglietti, non aumenteranno. Saranno in vendita gli stessi tagliandi (3300) concessi tramite deroga, e questi 3300 paganti e abbonati, se prima stavano belli larghi in Curva, adesso si disperderanno; la novità è soltanto nel fatto che non ci sarà più bisogno della deroga, saranno disponibili automaticamente, ma in termini pratici la capienza della Curva Nord sarà la stessa di queste prime giornate del campionato di serie B. Come conteggio di posti può anche essere equivalente, in realtà, a livello di spazi, questa nuova porzione annessa alla Curva potrebbe contenere, tra la parte sopra, con seggiolini, e quella sotto, con tanti gradoni in cemento, un numero di persone notevole e sicuramente superiore a quante affollavano la “vecchia guardia”, che sarà chiusa.” Viene fatta poi una considerazione, riguardo alla dispersione del pubblico, specialmente in curva: “La possibilità di accedere alla nuova porzione risulterà particolarmente accattivante perché praticamente con il biglietto di Curva si potrà vedere la partita…dalla Gradinata, a pochi metri dal campo e in linea perfetta con l’area di rigore. Presupponiamo che questa “novità”, questo ampliamento di spazi, causerà una forte dispersione dei 3300 frequentatori della Curva Nord, causando vuoti ancora più evidenti di quelli a volte intravisti, dato che la disparità tra capienza del calcio moderno e capienza effettiva dell’impianto è sempre stata notevole: figuriamoci ora. Sposterà il baricentro, inoltre, perché il centro della Curva, da dove parte il tifo, dove storicamente si trovano i gruppi organizzati, non diventerà periferico ma sicuramente non sarà più centrale rispetto alla distribuzione delle persone.” Il comunicato si sofferma poi su tre specifici punti. Il primo punto riguarda i gruppi organizzati, che non si muoveranno dal settore centrale e dalla balaustra: “Staremo lì dove siamo sempre stati, e dove mandiamo il tifo da decenni. Siamo sicuri che una grandissima parte dei frequentatori della Curva, quelli che credono nel sostegno alla squadra, e nell’importanza di cantare e supportare sempre i ragazzi, anche coreograficamente, rimarranno ai loro posti, in mezzo a noi, dietro a noi, a fianco.” Un po’ di rabbia ammessa, sempre riguardo a questo punto, è che invece i tifosi occasionali si sposteranno ai margini del settore: “ce ne faremo una ragione, anche se si creeranno “vuoti”, inevitabilmente, e questo fa rabbia considerando i numeri e la passione con cui il popolo pisano segue la squadra.” Il secondo punto su cui si sofferma il comunicato è in realtà una richiesta: “invitiamo chi solitamente segue la partita nella parte bassa della Curva Nord, principalmente ai lati della buca centrale, a salire e vedere la partita, e cantare, nel mezzo a noi. Questa non è una richiesta semplice, perché è rivolta a tante persone che hanno sempre fatto la loro parte, anche come tifo, che seguono la partita nello stesso posto da anni e anni, e che hanno lì i loro giri e le loro amicizie. Rispetteremo qualsiasi scelta contraria ma lo chiediamo ugualmente, per l’impatto del tifo, per evitare l’effetto dispersione, per rispondere concretamente alla nuova situazione.” Infine si parla dello stadio nuovo, definito indispensabile e necessario, per creare un ambiente da Serie A: “è necessario e indispensabile lo stadio nuovo. La piazza ha sempre risposto, ma ora sta esprimendo come non mai le proprie potenzialità e deve essere messa in grado di poterlo fare, di creare un ambiente da serie A. Non vogliamo entrare nel merito dell’iter necessario, delle tempistiche, delle dinamiche: gli ultimi sviluppi sembrano positivi, a Comune e Società il compito di rispettare quanto promesso, e di farci uscire dalla situazione in essere, che si trascina da troppo tempo e che, più che migliorare, peggiora. Sabato tutti all’Arena, tutti in piedi, trasciniamo i ragazzi alla vittoria !”

Michele Bufalino