L’ultima recita nel silenzio: la B si ferma fino al 3 aprile

Tutta l’Italia dichiarata zona rossa fino al 3 aprile: il coronavirus ferma il calcio. In Serie B il Benevento si gode i venti punti di distacco dal Crotone: potrà festeggiare la promozione in A?

Alessandro De Vitis

Alessandro De Vitis

Pisa, 10 marzo 2020 – Tutto fermo, cristallizzato in un fotogramma di panico e paura. Il coronavirus blocca tutte le attività non vitali per la sopravvivenza del paese, dichiarato zona rossa per fronteggiare in modo compatto e unitario l’emergenza sanitaria. Anche il calcio, ovviamente e giustamente, non è scampato alla sospensione delle attività: con la decisione di ieri del Coni, tutte le attività sportive di qualsiasi livello sono sospese fino al 3 aprile. Ieri sera, quindi, il posticipo tra Chievo e Cosenza valido per la ventottesima giornata ha messo la parola fine temporanea al campionato di Serie B. Nelle prossime settimane toccherà agli organi federali dettare la linea sulle decisioni in merito a promozioni, playoff, playout e retrocessioni. Sul tavolo ci sono tutte le possibilità: ripresa della stagione una volta superato il picco dell’emergenza, sospensione prolungata, congelamento della stagione e annullamento dei risultati fin qui ottenuti. Nessuna di queste tre strade, per il momento, è da escludere.

Con buona pace del Benevento che, grazie alla rotonda vittoria per 4-0 sul Pescara, si gode lo straordinario primato in classifica: i sanniti hanno 69 punti, ben venti in più del Crotone, attualmente secondo. Gli Squali hanno sbancato Venezia, centrando la quarta vittoria consecutiva, e hanno superato il Frosinone, caduto inaspettatamente tra le mura amiche al cospetto della Cremonese. I ciociari rimangono a 47 punti e vengono avvicinati prepotentemente dal Pordenone, che conquista Cittadella e porta a tre la striscia di vittorie consecutive. Dopo un periodo di appannamento, i Ramarri sono tornati la grande sorpresa di inizio stagione. Dietro di loro perdono terreno Spezia (44 punti), Cittadella (43) e Salernitana (42), tutti e tre sconfitti. Ne approfitta per accorciare su di loro il Chievo (41), che torna a vincere grazie al 2-0 al Cosenza.

Esce dalla zona playoff l’Empoli, che tocca quota 40 con il pareggio fortunoso strappato ad un ottimo Trapani. Dietro agli azzurri c’è un quartetto di formazioni in fuga dalla zona playout. La Virtus Entella stoppa l’emorragia di tre sconfitte consecutive asfaltando l’Ascoli in casa (3-0): i liguri si portano a 38 punti. Due lunghezze in meno per Pisa, Perugia e Juve Stabia. I nerazzurri hanno la meglio di un coriaceo Livorno nel primo derby della storia giocato a porte chiuse e infilano così la seconda vittoria interna consecutiva. Il Grifo torna a sorridere dopo cinque sconfitte consecutive con l’1-0 alla Salernitana e la Juve Stabia rifila tre gol (3-1) allo Spezia. In picchiata il Pescara (35 punti) che incassa la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite, così come l’Ascoli (32 punti): i marchigiani inanellano la terza sconfitta esterna di fila e si ritrovano ai margini della zona playout. Agli spareggi, se il campionato terminasse oggi, andrebbero il Venezia (32 punti) e la Cremonese (30): i grigiorossi però con l’arrivo di Bisoli in panchina hanno avvertito una prima scossa positiva, il 2-0 di Frosinone lo certifica. Situazione praticamente disperata nella zona retrocessione diretta, dove soltanto il Trapani va a punti: il pareggio di Empoli però serve a poco visto che le lunghezze di distanza dalla Cremonese sono cinque. Il Cosenza rimane fermo a 24 dopo la sconfitta in casa del Chievo e il Livorno firma la discesa in C con la sconfitta di Pisa (18 punti). Andrea Martino