Ex nerazzurri e prestiti dal Pisa: Covid-19, costretti a giocare in 9 e con la febbre

Casertana-Viterbese diventa un caso nazionale. In 6, tra prestiti ed ex giocatori del Pisa, coinvolti. Izzillo: "Vergognoso, siamo pedine che servono per far andare avanti il loro spettacolo".

Nicolas Izzillo

Nicolas Izzillo

Pisa, 21 dicembre 2020 – Costretti a giocare per il rifiuto degli avversari di rinviare la gara. In campo “nonostante la febbre, sebbene i calciatori negativi all’ultimo ciclo di tamponi, ma rappresentando ugualmente un pericolo per sé stessi e per gli altri”, come la stessa società ha dichiarato a malincuore. Tra buchi normativi e poca sportività, denunciata dagli stessi calciatori, Casertana-Viterbese è diventata un caso nazionale. LA PARTITA - La società campana, pur avendo 15 giocatori positivi, è dovuta necessariamente scendere in campo in inferiorità numerica con soli 9 calciatori a disposizione. Anche l’Asl è intervenuta, effettuando test rapidi e verificando la negatività dei giocatori disponibili. Tra i padroni di casa giocano diversi nerazzurri in prestito ed ex nerazzurri, tutti assenti alla partita per Covid-19 o per infortunio. Out il portiere Dekic e Izzillo, in prestito ai campani, ma anche gli ex Buschiazzo, Carillo e Cuppone. Tutti fuori tranne Alessandro Petruccelli, l’anno scorso acquistato dalla Fidelis Andria che lo ha ceduto alla Casertana all’inizio della stagione. La gara, nonostante l'inferiorità numerica e nonostante la mancanza totale di panchinari, è stata vinta 'solo' 0-3 dalla Viterbese, con una dignitosa sconfitta da parte dei campani. Il match è iniziato con un’ora di ritardo, a causa proprio dei nuovi test rapidi effettuati sui calciatori della Casertana. IZZILLO - Arrabbiatissimo il calciatore del Pisa in prestito Nicolas Izzillo, che ha tuonato attraverso Facebook il proprio disappunto, spiegando la situazione. “Quello che è successo ieri – ha scritto Izzillo sul proprio profilo social, - è una cosa vergognosa. Non sono riuscito a dormire dal nervoso, Prima di essere calciatori siamo esseri umani! Viviamo con le nostre famiglie e facendo così mettiamo anche loro in pericolo”. Izzillo ha poi spiegato il motivo alla base dell’obbligo a giocare: “Abbiamo 15 giocatori positivi, altri infortunati, ma la Lega quelli infortunati li conta negativi e per loro possono giocare. Complimenti a chi ha fatto le regole, ora quindi bisogna giocare pure cercando di non farsi male perché per la Lega dovresti presentarti lo stesso in campo”. Quasi sfiduciato e disamorato, Izzillo conclude così il suo monologo: “Sono nato con l’amore di questo sport, mangio pane e calcio ma dopo ieri penso che ora provo pure un po’ di schifo, perché per loro siamo solo delle pedine che servono per far andare avanti il loro spettacolo, Complimenti”. Michele Bufalino