Pisa, oggi il derby di Coppa con il Pontedera: vietato sbagliare

Per i nerazzurri, decimi in classifica in campionato, arrivare fino in fondo nella competizione è una necessità per ottenere il miglior piazzamento nella griglia play-off. Il mea culpa di mister D'Angelo

L'allenatore del Pisa Luca D'Angelo

L'allenatore del Pisa Luca D'Angelo

Pisa, mercoledi 6 febbraio 2019 - Stavolta non si può proprio fallire. Oggi all'Arena (14.30) contro il Pontedera non sono consentiti passi falsi. Perché in palio c'è la qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia di serie C e il Pisa in questa competizione ha quasi la necessità di arrivare il più lontano possibile. In ballo, infatti, non c'è solo un sia pur prestigioso trofeo che il sodalizio nerazzurro ha vinto una sola volta nella storia, ma anche la possibilità di entrare nella griglia play-off dalla porta principale, quella riservata alle squadre che arrivano fra il secondo e il terzo posto nei tre gironi e a quella, appunto, che mette in bacheca il trofeo nazionale di categoria, e che consente di accedere direttamente al terzo turno, saltando tutta la fase a gironi Ecco perché il Pisa, attualmente decimo in classifica, l'ultimo utile per staccare il biglietto per partecipare agli spareggi promozione, ha quasi la necessità di non sbagliare. Stavolta il bel gioco, quello per intedersi che si è visto per novanta minuti contro il Siena e per quasi un'ora con il Piacenza, può anche attendere. Il risultato, invece, no: magari anche ai supplementari o ai rigori, ma Moscardelli e compagni devono qualificarsi. Anche se dall'altra parte c'è la rivelazione del campionato, quel Pontedera partito per salvarsi e che, praticamente dall'inizio del torneo, stazione stabilmente nei quartieri alti. L'allenatore del Pisa Luca D'Angelo non vuole alibi: «Le sviste arbitrali sono sotto gli occhi di tutti e nelle ultime settimane sono state anche evidenti ma se i risultati non arrivano i maggiori responsabili siamo noi perchè è vero che giochiamo bene, ma lo è altrettanto che continuiamo a commettere errori gravi che, spesso determinano l'esito delle gare» tagli corto l'allenatore nerazzurro. Che, dunque mette tutti in discussione, a cominciare da sé stesso. Perchè su una cosa non ha dubbi: «La squadra è forte, dunque sono consapevole che se non arriviamo in una determinata posizione di classifica il principale responsabile è il sottoscritto». Non mette asticelle obiettivi il tecnico: «Non dico che vogliamo arrivare secondi, terzi o in un'altra posizione di classifica ma è fuori da ogni ragionevole dubbio che il Pisa valga molto di più della attuale decima posizione» Contro il Pontedera mancherà De Vitis («ha un risentimento muscolare, valuteremo meglio nei prossimi giorni»), oltre a Marconi («tornerà a disposizione il 17 febbraio con il Gozzano») e Liotti, ma il turn over sarà decisamente limitato: «Le rotazioni saranno poche perché vogliamo fare risultato. Giocherà Moscardelli? E' una possibilità: gli manca il gol e noi abbiamo bisogno che si sblocchi». Poi ci sarà da pensare alla Pistoiese, contro cui non ci saranno nemmemo Lisi e Di Quinzio, appiedati dal giudice sportivo: «Il caso di Francesco (Lisi ndr) è una beffa visto che si è trattato di uno scambio di persona mentre Davide (Di Quinzio ndr) ha sbagliato ma due giornate mi sembrano un'esagerazione visto che non ha detto nulla. E aveva ragione»