Trombosi, un nuovo sistema molto meno invasivo. Ecco come funziona

Il sistema "Angiovac" usato a Pisa. Ecco com'è andata

Nel riquadro, il sistema Angiovac

Nel riquadro, il sistema Angiovac

Pisa, 1 settembre 2018 - Per la prima volta all'Azienda ospedaliero-universitaria di Pisa è stata applicata con successo, nei giorni scorsi, la metodica cardiochirurgica mininvasiva “Angiovac” su un paziente con trombosi, affetto da patologia neoplastica complessa, complicata da un'occlusione della vena cava inferiore di cui non era inizialmente chiara la natura.

L’Angiovac (nome completo Vortex Medical AngioVac Cannula) è un particolare presidio che, mediante una cannula introdotta nell'atrio destro dalla vena giugulare interna, consente di aspirare il materiale trombotico intracardiaco con una procedura mini invasiva, riducendo i rischi per il paziente.

Il sistema Angiovac
Il sistema Angiovac

Il materiale rimosso viene raccolto in un filtro e il sangue reinfuso al paziente attraverso un’altra via venosa, senza perdite ematiche. Si prestano particolarmente al suo impiego pazienti con trombosi atriale destra di varia natura, anche estesa alla vena cava superiore, e pazienti con embolia polmonare.

Nel caso del paziente in questione, i chirurghi della Sezione dipartimentale di Cardiochirurgia hanno potuto aspirare gran parte della massa trombotica dall’atrio destro, consentendo di ridurre il rischio di embolia polmonare e permettendo così la diagnosi istologica. Questo primo caso dimostra come sia possibile d’ora in avanti impiegare il sistema Angiovac con questa finalità per il trattamento di alcune patologie, evitando tecniche chirurgiche più complesse e invasive.