{{IMG}} 2009-08-09
di LUCIANO BARTALINI
SAN GIULIANO
STRONCATA dai carabinieri una pericolosa organizzazione criminale che gestiva e controllava il traffico di stupefacenti e lo spaccio di droga in una ampia area tra Pisa e San Giuliano. Loperazione che ha portato allemissione di nove ordinanze di custodia cautelare è stata portata a termine dopo un lungo e paziente lavoro di indagine svolto dai carabinieri di San Giuliano. Quasi due anni di verifiche, controlli, ricerca di riscontri, continui e capillari appostamenti spesso supportati dallausilio di sofisticate strumentazioni tecnologiche messe a disposizione dei militari del comunale termale dal comando Provinciale.
UNATTIVITÀ che ha dimostrato acume e capacità investigative e che alla fine è stata premiata dai risultati. Loperazione denominata «Paradisa» è culminata con un blitz che ha portato allo smantellamento di una gang composta da nove tunisini che gestivano un ingente traffico di eroina: decisive sono state anche le decine di testimonianze raccolte tra una ventina di tossici che si rifornivano puntualmente da questi extracomunitari nella zona tra Ghezzano e Cisanello. Numeri di cellulari, nomi in codice e foto segnaletiche sono stati passati al setaccio per mesi prima di arrivare alla richiesta di misure restrittive nei confronti dei nove stranieri, tutti di età compresa tra i venti e i trentanni.
LE ORDINANZE di custodia cautelare, emesse dal sostituto procuratore dottor Giovanni Porpora (poi convalidate dal gip del tribunale di Pisa, dottor Alberto Panu), hanno fatto scattare la fase finale delloperazione «Paradisa» con lirruzione in un appartamento di via Paolo VI, a Cisanello . Erano settimane che i militari tenevano sotto controllo labitazione fotografando ogni spostamento dei sospettati in attesa di sferrare il colpo finale. Con uno stratagemma degno del miglior film di azione gli uomini della stazione termale e quelli del comando provinciale sono riusciti a penetrare nellappartamento intorno alla mezzanotte senza destare alcun sospetto da parte dei due tunisini che in quel momento si trovavano in casa.
SORPRESI dalla rapidità dellazione i malviventi non hanno potuto far nulla se non porgere i polsi per poi essere trasferiti al carcere don Bosco di Pisa. Cinque di loro erano già stati assicurati alla giustizia nel 2008 mentre mancano ancora allappello due pedine importanti come J.B. e R.T., forse le menti del gruppo di cui comunque si è risaliti alle foto segnaletiche I due, probabilmente più scaltri dei compagni sono riusciti ad aprire un varco nelle rete tesa loro dai carabinieri e sono ancora oggi latitanti. Ma avrebbero le ore contate.
di LUCIANO BARTALINI
SAN GIULIANO
STRONCATA dai carabinieri una pericolosa organizzazione criminale che gestiva e controllava il traffico di stupefacenti e lo spaccio di droga in una ampia area tra Pisa e San Giuliano. Loperazione che ha portato allemissione di nove ordinanze di custodia cautelare è stata portata a termine dopo un lungo e paziente lavoro di indagine svolto dai carabinieri di San Giuliano. Quasi due anni di verifiche, controlli, ricerca di riscontri, continui e capillari appostamenti spesso supportati dallausilio di sofisticate strumentazioni tecnologiche messe a disposizione dei militari del comunale termale dal comando Provinciale.
UNATTIVITÀ che ha dimostrato acume e capacità investigative e che alla fine è stata premiata dai risultati. Loperazione denominata «Paradisa» è culminata con un blitz che ha portato allo smantellamento di una gang composta da nove tunisini che gestivano un ingente traffico di eroina: decisive sono state anche le decine di testimonianze raccolte tra una ventina di tossici che si rifornivano puntualmente da questi extracomunitari nella zona tra Ghezzano e Cisanello. Numeri di cellulari, nomi in codice e foto segnaletiche sono stati passati al setaccio per mesi prima di arrivare alla richiesta di misure restrittive nei confronti dei nove stranieri, tutti di età compresa tra i venti e i trentanni.
LE ORDINANZE di custodia cautelare, emesse dal sostituto procuratore dottor Giovanni Porpora (poi convalidate dal gip del tribunale di Pisa, dottor Alberto Panu), hanno fatto scattare la fase finale delloperazione «Paradisa» con lirruzione in un appartamento di via Paolo VI, a Cisanello . Erano settimane che i militari tenevano sotto controllo labitazione fotografando ogni spostamento dei sospettati in attesa di sferrare il colpo finale. Con uno stratagemma degno del miglior film di azione gli uomini della stazione termale e quelli del comando provinciale sono riusciti a penetrare nellappartamento intorno alla mezzanotte senza destare alcun sospetto da parte dei due tunisini che in quel momento si trovavano in casa.
SORPRESI dalla rapidità dellazione i malviventi non hanno potuto far nulla se non porgere i polsi per poi essere trasferiti al carcere don Bosco di Pisa. Cinque di loro erano già stati assicurati alla giustizia nel 2008 mentre mancano ancora allappello due pedine importanti come J.B. e R.T., forse le menti del gruppo di cui comunque si è risaliti alle foto segnaletiche I due, probabilmente più scaltri dei compagni sono riusciti ad aprire un varco nelle rete tesa loro dai carabinieri e sono ancora oggi latitanti. Ma avrebbero le ore contate.
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