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di PAOLA ZERBONI
MOVIDA ADELANTE, ma ‘‘cum judicio’’. Le notti sui Lungarni torneranno, ma non saranno notti brave, pena le pesanti multe — fino a 1000 euro — e le ordinanze di chiusra per chi violerà il patto sottoscritto con Palazzo Gambacorti. Un patto che prevede regole ferree, soprattutto per quanto riguarda le emissioni sonore e gli orari in cui a suonare sarà... il silenzio e tutti, avventori e non, dovranno tornarsene a casa, preservando la quiete di chi, il giorno dopo, deve andare a lavorare e ha diritto anche di riposare. Dopo una serie di serrate trattative — che hanno rischiato di saltare più di una volta — si è concluso così il caso «Argini e Margini», la location estiva dello Scalo dei Renaioli, come annunciato ieri dall’assessore al commercio Giuseppe Forte, «Argini e margini» si farà, ma solo con attività culturali e musciali a basso impatto acustico e solo nei giorni di venerdì e sabato, e in ogni caso la chiusura deovrà avvenire entro le 23 tutti i giorni feriali e la domenica, tranne il sabato, per cui il coprifuoco scatta a mezzanotte.

MA L’APPRODO in riva al fiume del popolo della notte, quest’anno raddoppia, con una ‘‘dependance’’ nella Golena di Lungarno Buozzi. E qui gli orari potranno essere un po’ più flessibili: da domenica a giovedì la chiusura è fissata a mezzanotte, il venerdì all’una e il sabato e i prefestivi alle due, con un range di toleranza per un massimo di sei manifestazioni extra da concordare con gli organizzatori. «In ogni caso — spiega l’assessore Forte — il deflusso del pubblico dovrà avvenire mezz’ora prima della chiusura e gli organizzatori dovranno anche garantire la sorveglianza dovrà essere garantita la sorveglianza su cioò che avviene nelle aree di accesso ai due scali e, dopo l’oroario di chiusura, per favorire il deflusso ordinato degli avventori. Il tutto per bilanciare la vitalità con la vivibilità, nel pieno rispetto delle regole».

«INTANTO, rivela l’assessore alle attività produttive — stiamo redigendo il regolamento del rumore — , e stiamo individuando altri spazi per gli spettacoli a più alta emissione sonora, come i concerti. Un esempio per tutti è il Metarock, ormai imminente, che vedrà il Campo Abetone come location di alcune delle serate di maggior richiamo. Ma c’è anche la Cittadella, che, una volta ultimati i lavori, diventeràil palcoscenico ideale per serate musicali e spettacoli vari. Ovviamente anche in questo caso, come per gli spazi golenali e per tutti i locali aperti al pubblico delle notti pisane, chiederemo il rispetto delle regole. Mettendo in campo tutte le forze necessarie per evitare abusi. Nell’interesse di chi vuol godersi le serate estive in città e anche di chi, a una cert’ora, vuol anche riposare».