{{IMG}} 2008-07-16
di FEDERICO CORTESI
PUGNO DURO del consiglio direttivo della Scuola Normale Superiore che ha deliberato lespulsione del ventitreenne Lorenzo Lazzerini, studente del terzo anno di Biologia, abitante a Figline Valdarno (Firenze). Si tratta dellallievo, appassionato di missilistica e di modellismo, che il 25 giugno scorso provocò un (falso) allarme bomba, quando allinterno di un bagno del collegio DAncona, dietro piazza dei Cavalieri, fu trovato un missile.
IL SEVERO provvedimento è stato deciso ieri mattina, senza alcun voto contrario solo qualche astenuto , dai diciassette componenti il direttivo presieduto dal direttore della Scuola, il professor Salvatore Settis, e composto dal vicedirettore, dai presidi (2) e dai rappresentanti dei docenti (6), dei ricercatori (2) e degli allievi (2) delle classi di Lettere e Scienze, nonché del personale tecnico e amministrativo e, infine, dal direttore amministrativo. Pur avendo perso tutti i benefici dei quali godono gli ammessi alla Normale, come per esempio lalloggio, Lorenzo Lazzerini potrà comunque continuare gli studi allUniversità di Pisa, come uno studente normale, ma non più normalista.
POCO DOPO le 11 del 25 giugno gli addetti alle pulizie rinvennero una specie di missile nero, alto due metri, per un diametro di circa dieci centimetri, foderato di nastro adesivo, contenente polvere esplosiva come propellente e dotato di miniparacadute. Il missile fu trovato nella toilette al primo piano di unala del collegio DAncona in fase di ristrutturazione. Temendo che fosse un ordigno pronto a esplodere, furono allertati carabinieri e vigili del fuoco, in attesa degli a artificieri arrivati da Firenze. Venne poi accertato che si trattava soltanto di un modellino che lo studente si era costruito da solo per un esperimento scientifico. Il paracadute avrebbe impedito - aveva spiegato Lazzerini agli investigatori - che loggetto provocasse danni durante l'atterraggio. Lo studente è indagato per illecita detenzione di esplosivi e procurato allarme.
LESPULSIONE dalla Scuola Normale Superiore per motivi disciplinari è un provvedimento rarissimo. Il precedente, infatti, risale a ben 45 anni fa e ne fu protagonista un personaggio molto conosciuto e discusso: Adriano Sofri. Nel 1963, infatti, lex leader di Lotta Continua venne espulso non per la sua querelle con Togliatti nè per un presunto scarso rendimento (la permanenza alla Normale è subordinata a una media di libretto di 27), ma perchè fu sorpreso nella stanza del collegio con la ragazza che poi divenne sua moglie.
UNA CURIOSITÀ, infine. Qualche buontempone ha voluto buggerare il sito Internet italiano di «Wikipedia», lormai celebre enciclopedia online, multilingue, a contenuto libero, redatta in modo collaborativo da volontari. Digitando Scuola Normale Superiore di Pisa, infatti appaiono tutte le informazioni su di essa. Nel capitolo inerente I collegi e la mensa possiamo leggere che: «Il collegio Fermi ospita inoltre alcune aule didattiche ed il Centro di Ricerca Missilistica Lorenzo Lazzerini». Una goliardata (per ora impunita) dopo unaltra goliardata (già punita severamente).
di FEDERICO CORTESI
PUGNO DURO del consiglio direttivo della Scuola Normale Superiore che ha deliberato lespulsione del ventitreenne Lorenzo Lazzerini, studente del terzo anno di Biologia, abitante a Figline Valdarno (Firenze). Si tratta dellallievo, appassionato di missilistica e di modellismo, che il 25 giugno scorso provocò un (falso) allarme bomba, quando allinterno di un bagno del collegio DAncona, dietro piazza dei Cavalieri, fu trovato un missile.
IL SEVERO provvedimento è stato deciso ieri mattina, senza alcun voto contrario solo qualche astenuto , dai diciassette componenti il direttivo presieduto dal direttore della Scuola, il professor Salvatore Settis, e composto dal vicedirettore, dai presidi (2) e dai rappresentanti dei docenti (6), dei ricercatori (2) e degli allievi (2) delle classi di Lettere e Scienze, nonché del personale tecnico e amministrativo e, infine, dal direttore amministrativo. Pur avendo perso tutti i benefici dei quali godono gli ammessi alla Normale, come per esempio lalloggio, Lorenzo Lazzerini potrà comunque continuare gli studi allUniversità di Pisa, come uno studente normale, ma non più normalista.
POCO DOPO le 11 del 25 giugno gli addetti alle pulizie rinvennero una specie di missile nero, alto due metri, per un diametro di circa dieci centimetri, foderato di nastro adesivo, contenente polvere esplosiva come propellente e dotato di miniparacadute. Il missile fu trovato nella toilette al primo piano di unala del collegio DAncona in fase di ristrutturazione. Temendo che fosse un ordigno pronto a esplodere, furono allertati carabinieri e vigili del fuoco, in attesa degli a artificieri arrivati da Firenze. Venne poi accertato che si trattava soltanto di un modellino che lo studente si era costruito da solo per un esperimento scientifico. Il paracadute avrebbe impedito - aveva spiegato Lazzerini agli investigatori - che loggetto provocasse danni durante l'atterraggio. Lo studente è indagato per illecita detenzione di esplosivi e procurato allarme.
LESPULSIONE dalla Scuola Normale Superiore per motivi disciplinari è un provvedimento rarissimo. Il precedente, infatti, risale a ben 45 anni fa e ne fu protagonista un personaggio molto conosciuto e discusso: Adriano Sofri. Nel 1963, infatti, lex leader di Lotta Continua venne espulso non per la sua querelle con Togliatti nè per un presunto scarso rendimento (la permanenza alla Normale è subordinata a una media di libretto di 27), ma perchè fu sorpreso nella stanza del collegio con la ragazza che poi divenne sua moglie.
UNA CURIOSITÀ, infine. Qualche buontempone ha voluto buggerare il sito Internet italiano di «Wikipedia», lormai celebre enciclopedia online, multilingue, a contenuto libero, redatta in modo collaborativo da volontari. Digitando Scuola Normale Superiore di Pisa, infatti appaiono tutte le informazioni su di essa. Nel capitolo inerente I collegi e la mensa possiamo leggere che: «Il collegio Fermi ospita inoltre alcune aule didattiche ed il Centro di Ricerca Missilistica Lorenzo Lazzerini». Una goliardata (per ora impunita) dopo unaltra goliardata (già punita severamente).
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