2008-04-10
SARA’ UNA serata all’insegna della danza quella di domani al teatro Verdi di Pisa. Alle 21 andranno in scena le coreografie ideate da Mauro Astolfi, che dopo le collaborazioni con gli americani Paul Taylor e Jeff Roberge, guiderà la Spellhound Dance Company nel sesto appuntamento pisano dedicato alla danza. La compagnia reinterpreterà i «Carmina Burana» di Carl Orff, uno dei più importanti compositori tedeschi del secolo scorso che musicò alcuni dei testi medievali. I versi di queste antiche poesie melodiche esaltano la poliedricità della produzione goliardica, trattando argomenti tra loro diversi come la passione, la vitalità,con richiami all’amore ingenuo e popolaresco, arrivando persino a lodare la taverna o a maledire la curia corrotta del dodicesimo secolo. La danza si fonde con la musica e con la poesia in uno spettacolo che la critica ha definito «geniale per invenzione e plasticità del linguaggio corporeo contemporaneo, ardito nelle tensioni dinamiche tra figure e contesto spaziale: indimenticabile». L’accompagnamento musicale è dei più rinomati, saranno infatti le note dei maestri della musica classica Vivaldi e Caracciolo a far rivivere l’atmosfera surreale dei «clerici vagantes» e della loro profonda poesia insieme a quelle di Orff.

LA SPELLHOUND Dance Company è stata caratterizzata, sin dagli esordi, dalla forte spinta verso la ricerca coreografica e per la commistione di generi, riuscendo a creare spettacoli emozionanti in continua evoluzione. La rappresentazione di domani sarà infatti una finestra sulle oscure contraddizioni del medioevo, un viaggio mentale tra erotismo e goliardia. I protagonisti che vedremo sulle scene saranno: Alessandra Chirulli, Angelo Venneri, Maria Cossu, Gianmaria Giuliattini, Marianna Ombrosi, Silvia Rizzo, Sofia Barbiero, Francesco Gammino e Camilla Brezzi. Mentre dietro le quinte: Marco Policastro per le luci, Stefano Mazzola per le scenografie, Sandro Ferrone e Halfon Roma per i costumi. Un evento imperdibile per gli amanti della musica classica e del balletto d’autore che non potranno certo rimanere delusi.
Andrea Valtriani