2008-02-29
di FRANCESCA BIANCHI
I L VOLTO SCAVATO, i lineamenti duri e marcati, la carnagione scura. San Ranieri avrà gli occhi di Roberto Farnesi. Un volto cercato a lungo, per strada e tra la gente comune (centinaia i «provinati»), ma che solo negli ultimi giorni ha trovato un nome. «E’ un onore per me — dice l’attore pisano — si tratta di un’opera grandiosa, moderna ma con costumi bellissimi. Sono molto emozionato. Anche perchè tutto si svolge nella mia città, Pisa, alla quale sono affezionatissimo e dalla quale non mi allontanerò mai».

UNA VERA E PROPRIA dichiarazione d’amore quella del futuro San Ranieri: l’opera in questione è il ciclo di affreschi sulla vita del santo patrono che verrà realizzato dal pittore Luca Battini nella chiesa di San Vito in Lungarno Simonelli (dove sono sepolti i genitori di Ranieri e dove, secondo la tradizione, lui stesso si spense il 17 giugno 1161). Un progetto promosso dagli Amici dei Musei e Monumenti Pisani su un’idea di Monsignor Alessandro Plotti, un progetto che sta varcando i confini nazionali e si appresta (ma su questo c’è il massimo riserbo) a partire per l’Europa. Per saperne di più basterà sintonizzarsi su RaiTre domani mattina: alle 12.45 la giornalista Betty Barsantini racconterà nella rubrica di approfodimento «Il Settimanale» il lavoro sulle pareti di San Vito, intervistando protagonisti e autori.

INTANTO si completa l’elenco di vip pisani e comuni cittadini che affolleranno l’affresco: se Farnesi interpreterà San Ranieri adulto nell’arco di cinque scene, per il giovane (e futuro) santo è stato scelto un giovane praticante avvocato. Si chiama Riccardo Cabani e ha 27 anni: il suo volto sarà al centro di due scene, la conversione e la partenza per la Terra Santa. Ultimi arrivati tra i personaggi (saranno 250 circa) anche le due medaglie d’oro della scherma Salvatore Sanzo e Simone Vanni, l’onorevole Patrizia Paoletti, il pugile Dario Cichello (nel ruolo di uno dei rematori di San Ranieri). Personalità pisane che si vanno ad aggiungere a tante altre, dall’arcivescovo Plotti, al prefetto Basile, all’ex sindaco Fontanelli, al Soprintendente Malchiodi. Autorità, attori, esponenenti della cultura e pisani qualunque.

I COSTUMI saranno quelli della Fondazione Cerratelli di San Giuliano il cui presidente onorario è il regista Franco Zeffirelli. Un patrimonio immenso di abiti che hanno permesso di adattare e vestire ogni personaggio. «Per San Ranieri — spiega il pittore Luca Battini — abbiamo optato per un mix di capi, per l’onorevole Paoletti, che impersonerà una compagna della madre del santo, abbiamo invece usato alcuni costumi di Romeo e Giulietta». L’affresco (per realizzarre il quale saranno impiegati tre anni) sarà grande sedici metri per dieci e utilizzerà le tecniche e i materiali tipici del Rinascimento.