{{IMG_SX}}Perugia, 30 ottobre 2008 - Due fotocamere in meno. E una nuova, invece, in un altro incrocio. Ma nessuna funzionerà di notte. Mentre il Comune non molla la presa sugli appelli in Tribunale: ne ha aggiunti altri 23 ai 112 annunciati questa estate. Tutto questo in attesa che si accendano i nuovi sistemi di controllo ai semafori: avvio previsto nel giro di dieci giorni, come confermano dal Comando della polizia municipale.

 

Il polverone sui 'T-red' (nonostante ormai siano stati smontati) non si placa. Anche perché la Guardia di Finanza di Milano, proprio ieri, ha sequestrato gli incassi delle multe fatte con i 'T-red' in 27 Comuni. Si tratta, in sostanza, delle somme derivanti dalle multe pagate dagli automobilisti destinate alle società che, secondo l’accusa, si erano aggiudicate gli appalti in modo irregolare. Quegli enti con cui la Citiesse di Como (una delle aziende sotto accusa) aveva stretto un accordo per il quale, in cambio della fornitura dell’apparecchiatura, prendeva quasi 30 euro a multa. Meccanismo adottato anche a Perugia. Anche se qui, al momento, non c’è nessuna inchiesta.

 

Le due fotocamere smontate sono quelle all’uscita del raccordo di San Faustino (incrocio via Settevalli-via Martiri dei Lager) e quella in via Mario Angeloni all’incrocio con via XX Settembre. Anche quelli - come i nuovi impianti che cominceranno a funzionare tra una decina di giorni - erano i 'Traffiphot III Photo R&V', installati in via sperimentale proprio dalla Project Automation. E che non saranno dunque rimontati. I maligni dicono perché ci sono le elezioni a maggio... Quest’azienda è la stessa che si è aggiudicata l’appalto delle nuove fotocamere (che sono sempre i Photo R&V) che costerà al Comune 240mila euro all’anno per controllare dodici incroci. L’altra novità è che l’impianto di controllo smontato in via Brunamonti, a Monteluce, sarà installato in via dei Filosofi.

 

Perchè allora tanto ritardo nell’accendere le nuove fotocamere? Si tratta di una serie di verifiche sui filtri degli obiettivi per evitare poi contestazioni una volta che l’automobilista è stato pizzicato a passare con il rosso. Ieri mattina, in effetti, gli avvocati Maria Pia Vallorini e Giulia Lozza, che seguono i ricorsi dei cittadini che si sono rivolti ai consiglieri comunale del Pdl Carmine Camicia e Gianluigi Rosi, hanno mostrato un’immagine di un 'Photo R&V' dove ci sono difficoltà a mettere a fuoco la targa e dove non è inquadrato il semaforo rosso. Per questo il Comune si vuole tutelare prima di partire, per evitare un altro boomerang come quello del 'T-red'.

 

Proprio il consigliere Rosi ha annunciato che l’Intergruppo presenterà un esposto alla Corte dei Conti "perché - ha detto ieri mattina in una conferenza stampa - non pago di quanto già avvenuto per la vicenda ‘T-red’, il Comune, con una determinazione dirigenziale, ha indetto una gara d’appalto per la fornitura di documentatori fotografici digitali di infrazioni semaforiche, della durata di 5 anni, per una cifra pari ad un milione e 176.000 euro. Inoltre - ha aggiunto - la gara è stata vinta dalla ditta ‘Proiect Automation’, alla quale è stata già pagata una prima tranche di oltre 137mila euro senza che la stessa abbia fornito ancora alcun servizio, in quanto gli apparecchi ‘Photo-R&V’ non sono stati ancora installati, anche se il Comune ha già fissato il numero (12) e i relativi punti di installazione.

 

Si tratta di un atto veramente incredibile e scandaloso. Per questo ultimo punto noi presenteremo un altro esposto, questa volta alla Procura della Repubblica". Il consigliere Camicia, invece, ha sottolineato che "a poco è servito che i giudici di pace di fatto abbiano bocciato il sistema di rilevazione Photo R&V, tanto che il Comune di Torgiano da tempo lo ha sospeso, come a poco è servito perdere 3. 491 ricorsi sul T-red".