Walter Ricciardi dice apertamente quello che Speranza può soltanto pensare

Il consulente del ministro della Salute retwitta chi dà di "Bolsonaro d'Italia" a Salvini

Walter Ricciardi

Walter Ricciardi

Firenze, 19 aprile 2021 - La polemica del giorno è sulla Super League, improvvidamente paragonata alla NBA, quindi continuare a parlare di Covid e riaperture è tremendamente fuori contesto. Epperò merita una menzione speciale il duello fra cosiddetti rigoristi e aperturisti. Da una parte c’è Roberto Speranza, dall’altra Matteo Salvini. La questione, come noto, è il programma di riaperture.

Mario Draghi ha deciso che dal 26 aprile torneranno le zone gialle, il ministro della Salute Speranza - lo stesso che in piena pandemia scriveva il suo “Perché guariremo”, ritirato dagli scaffali delle librerie per eccesso di ottimismo - avrebbe voluto invece misure stringenti ancora per un tempo imprecisato. Speranza non è tuttavia solo in questa battaglia contro i poteri forti delle riaperture, c’è con lui, e da tempo, anche il suo consulente Walter Ricciardi.

Il professor Ricciardi dice pubblicamente quello che Speranza può solo pensare ma non affermare apertamente. Domenica scorsa, su Twitter, ha retwittato un meteorologo che dava a Salvini, segretario della Lega, di “Bolsonaro d’Italia”: “Chiedo di estendere le riaperture dei locali anche al chiuso e l’eliminazione del coprifuoco alle 22”, ha detto l’ex ministro dell’Interno. “Non gli vanno bene nemmeno le riaperture graduali. Se il governo continua a dar retta al ‘Bolsonaro d’Italia’ faremo la fine del Brasile”, retwitta Ricciardi.

Al che, le considerazioni da fare sono due. Il professor Ricciardi, consulente del ministro Speranza, pensa che Salvini sia come Bolsonaro. Non solo: siccome Draghi ha annunciato le riaperture parlando di “rischio ragionato” - un rischio avallato da Speranza, alla fine - si evince che Ricciardi non è d’accordo né con il governo, che ha concesso troppo ai cosiddetti aperturisti, né, di fatto, con il ministro di cui è consulente. Se invece è d’accordo con le misure prese, perché dare di “Bolsonaro d’Italia” al leader leghista?