Torture a Sollicciano, il ministero della Giustizia si costituisce parte civile

Oggi la prima udienza per agenti di polizia penitenziaria e medici. Anche l'Altro diritto si è costituito parte civile

Carcere (foto repertorio)

Carcere (foto repertorio)

Firenze, 22 ottobre 2021 - Il ministero della Giustizia guidato da Marta Cartabia si è costituito parte civile al processo per tortura nel carcere di Sollicciano, insieme all’Altro diritto, diretto da Sofia Ciuffoletti.

Oggi c’è stata la prima udienza al Tribunale di Firenze. Dieci agenti di polizia penitenziaria sono accusati di tortura e due medici di aver redatto falsi certificati. Il ministero della Giustizia guidato da Cartabia insomma continua ad adottare una linea diversa rispetto alla gestione precedente targata Bonafede, come aveva dimostrato il caso di San Gimignano (a febbraio dieci agenti sono stati condannati per torture).

Ai tempi di Bonafede, infatti, il ministero della Giustizia aveva addirittura presentato l’atto di costituzione, all’interno del procedimento per i reati contestati agli agenti, contro il Garante delle persone private della libertà personale di San Gimignano - L’Altro diritto - che si era costituita parte civile (il ministero ne aveva chiesto l’esclusione dal procedimento). Poi, con Cartabia, le cose sono molto cambiate.