Quirinale, c'è un punto fermo: Mattarella è indisponibile per il secondo mandato

È anche una questione di dignità politica personale. Da quando il capo dello Stato viene eletto con l’obiettivo dichiarato di essere sostituito più o meno a breve?

Pecore elettriche

Pecore elettriche

Firenze, 15 novembre 2021 - Se c’è un punto fermo, in questo borsino elettorale per il Quirinale, è che Sergio Mattarella non è disponibile. Non farà un secondo mandato, soprattutto a termine. Il presidente della Repubblica non intende ripetere il bis, come accaduto eccezionalmente a Giorgio Napolitano quando, in assenza di successori, i partiti lo convinsero a succedere a sé stesso.

È anche una questione di dignità politica personale. Da quando il capo dello Stato viene eletto con l’obiettivo dichiarato di essere sostituito più o meno a breve? C’è chi vorrebbe infatti sfruttare l’effetto Draghi ancora per un paio d’anni, lasciandolo a Palazzo Chigi per poi “scambiarlo”.

Mattarella quindi dovrebbe continuare a stare al suo posto in attesa di essere sostituito. Una sorta di mandato a progetto, precario. Mattarella dice “no, grazie”, e davvero appare poco comprensibile lo stupore di chi non capisce perché il capo dello Stato non abbia voglia di partecipare a strane trattative sul suo futuro. I partiti politici dunque si trovano nella condizione di non replicare quanto già visto in passato, quando dimostrarono di non avere candidature dotate di sufficiente consenso da evitare di essere impallinate (do you remember Romano Prodi alle prese con i 101?). Anche stavolta le incognite non mancano, soprattutto perché il caso Italia viva, alle prese con l’indagine su Open, potrebbe pesare non poco nei giochi di Palazzo. Il centrosinistra sembra infatti ben contento di poter regalare il partito di Renzi al centrodestra. La domanda è: gli converrà?