"I no vax come gli ebrei perseguitati dal nazismo? Una follia", dice Susanna Ceccardi

L’europarlamentare leghista alla Nazione: “Manifestare è giusto, ma senza violenze. Il Green pass non venga usato per bar e ristoranti”

Susanna Ceccardi

Susanna Ceccardi

Firenze, 28 luglio 2021 - Dice l’europarlamentare leghista Susanna Ceccardi che il Green pass non dovrebbe essere richiesto per accedere a bar e ristoranti. L’ex candidata alla Regione Toscana ha presentato anche una risoluzione al Parlamento europeo nella quale si chiede di valutare “se eventuali pass sanitari nazionali rispettino il principio di non discriminazione” e si invitano “gli Stati a farsi carico dei costi sostenuti dai cittadini per eseguire i tamponi”. 

E le manifestazioni di stasera contro il Green pass alle quali partecipano numerosi parlamentari leghisti? “Manifestare pubblicamente le proprie opinioni è un diritto di tutti i cittadini”, dice Ceccardi alla Nazione. “Se queste poi sfociano in episodi violenti sono ovviamente da condannare senza se e senza ma. Allo stesso modo condanno chi ha accostato la battaglia dei no-vax alla tragedia terribile dell’Olocausto e della persecuzione degli ebrei. Una vera follia viste le sofferenze del popolo ebraico che ancora oggi ricordiamo”.

Di sicuro, in questo anno di pandemia, dice Ceccardi, “la comunicazione non è stata delle migliori. Basta mettere in fila le opinioni dei virologi che hanno dato più volte pareri contrastanti disorientando la popolazione. Si parla di un vaccino, che è comunque un trattamento sanitario sulla propria persona, ed è legittimo che la gente si informi, rifletta, abbia dubbi e decida. Qualcuno ha deciso subito, altri ancora si stanno formando una propria idea. Certo, chi ha già deciso o aveva deciso di vaccinarsi ha dovuto scontare i ritardi nella somministrazione delle vaccinazioni, ad esempio in Toscana che sulle seconde dosi è in ritardo”.

Adesso con il Green pass, aggiunge Ceccardi, “si crea un ulteriore rischio legato ad esempio ad alcuni settori come quello della ristorazione, che si troverà dal 6 agosto a destreggiarsi con nuove regole. Noi abbiamo ribadito più volte una linea di buonsenso ed equilibrio. Io stessa ho presentato come prima firmataria una risoluzione al parlamento europeo perché il Green pass continui ad essere utilizzato per come era stato concepito: quello di volano per il turismo tra paesi membri e non di ostacolo alla ripresa”.