Scissione 5 Stelle, quando Di Maio attaccava i "voltagabbana"

E adesso che cosa farà Conte? Resterà al governo o uscirà dalla maggioranza?

Firenze, 22 giugno 2022 - Non un granché questo Beppe Conte, che in un colpo solo sulla guerra fa votare una risoluzione pressoché uguale nei contenuti agli impegni precedenti presi dal governo Draghi e perde il ministro degli Esteri. Luigi Di Maio, già capo politico del M5s, ha salutato la curva grillina portandosi dietro una sessantina di parlamentari. “Lasciamo il Movimento 5 Stelle che da domani non sarà più la prima forza politica del Parlamento”. È insomma stata una “scelta sofferta” ma che pone fine alle “ambiguità”, ha detto Di Maio, che ha assicurato che nella nuova realtà non ci sarà spazio “per odio, populismi, sovranismi, personalismi, superficialità”.

Viene quasi da ridere - anzi, viene da ridere - se pensiamo a cosa diceva nel 2017, quando attaccava i voltagabbana del Parlamento. E adesso che cosa farà Conte? Resterà al governo o uscirà dalla maggioranza? Ma non è che alla fine si spaccherà pure il M5s superstite fra chi vuole stare al governo e chi vuole uscire? Con questi Cinque stelle tutto è davvero possibile. Specie se a guidarli è il Passante della Storia.