Letta candidato a Siena, anche l’ex sindaco Valentini dice sì

“L’esperienza con Padoan ci insegna che non è facile mantenere un rapporto solido col territorio che ti elegge se sei un personaggio di rango nazionale, però Letta è una persona seria”

Enrico Letta (FOTOSCHICCHI)

Enrico Letta (FOTOSCHICCHI)

Siena, 4 giugno 2021 - La candidatura di Enrico Letta a Siena per le suppletive, un’ipotesi sempre più concreta, chiuderebbe la via a Giuseppe Conte, che qualcuno a Roma avrebbe voluto in campo nel collegio lasciato vacante da Pier Carlo Padoan.

La segretaria del Pd toscano Simona Bonafè aveva dato il via libera per prima e alla Nazione aveva spiegato a marzo che “sarebbe un onore e sono pronta a lavorare subito per la sua candidatura, visto che peraltro è una candidatura del Pd e toscana”. Diversamente da quella di Conte - che l’ex europarlamentare-ideologo dello zingarettismo Goffredo Bettini aveva tentato di imporre contro il parere dei Democratici senesi - che non è del Pd e ha coloriture geopolitiche romano-pugliesi.

E il segretario del Pd che fa adesso? Per ora prende tempo, dicono dallo stesso Pd. “Forse vuole solo chiudere le partite più complicate e poi sciogliere la riserva. O forse vuole capire come costruirla”, dice una fonte del Pd.

“Soprattutto i senesi del Pd mi hanno cercato e vorrebbero che io andassi lì”, ha spiegato Letta a Porta a Porta. “I senesi mi hanno cercato perché vorrebbero che io andassi lì. Senesi e pisani hanno in comune una cosa fondamentale...”, ha detto Letta a proposito del comune disamore per Firenze.

Ma l’eventuale candidatura come l’hanno presa i senesi? “Avrei/avremmo preferito una candidatura locale (che comunque potremo recuperare con le prossime elezioni), ma la candidatura di Letta va bene, per la sua rilevanza oggettivo ed anche per la sua toscanità”, dice alla Nazione l’ex sindaco di Siena Bruno Valentini. “Visto il suo ruolo, ci aspettiamo che ci dia una mano sul destino del MPS (mantenendo comunque la DG a Siena), sugli investimenti sulle Scienze della Vita e sul potenziamento delle infrastrutture. L’esperienza con Padoan comunque ci insegna che non è facile mantenere un rapporto solido col territorio che ti elegge se sei un personaggio di rango nazionale. Verso Padoan comunque manteniamo la riconoscenza per il salvataggio pubblico di MPS, nonostante l’uscita poco... elegante”.

Ad ogni modo, dice ancora Valentini, “Enrico Letta è una persona seria e inoltre credo stimolerebbe una buona partecipazione dell’elettorato, che in questa fase non è scontata. Promosso!”.

Adesso resta solo da capire come la prenderà Italia viva, che a Siena ha ottenuto l’unico suo bottino elettorale consistente alle elezioni regionali. “Ma su Letta come fanno a dire di no…”, dicono dal Pd toscano.