Il testacoda della Lega sulla Russia

L'europarlamentare leghista Susanna Ceccardi: "Non restiamo indifferenti rispetto a quello che sta accadendo ad Alexei Navalny. La vita degli uomini e la libertà di pensiero non sono valori negoziabili"

Susanna Ceccardi

Susanna Ceccardi

Roma, 28 aprile 2021 - La Lega cambia idea sull’amata Russia? A sentire le parole dell’europarlamentare leghista Susanna Ceccardi pare proprio di sì: “Alexei Navalny è ingiustamente detenuto nelle carceri russe e sottoposto a costanti privazioni del sonno”, ha detto oggi l’ex candidata presidente alla Regione Toscana durante un dibattito al Parlamento europeo sulle relazioni con la Russia (video via Twitter del corrispondente di Radio Radicale, David Carretta).

“Da quando è stato incarcerato ha perso otto chili e, nonostante l’avvelenamento da agente nervino dello scorso agosto, non gli è permesso ricevere visite e cure mediche. Nonostante Navalny abbia interrotto lo sciopero della fame, è ancora detenuto. L’Unione Europea sa che la sfida alla sopravvivenza del nostro modello di democrazia passa attraverso il rapporto con Mosca. Non possiamo lasciare che dei capi di Stato del nostro vicinato mettano a tacere l’opposizione politica violandone i diritti naturali, civili e politici, ha sottolineato Ceccardi.

“Centomila soldati sono stati schierati alle porte dell’Ucraina da Mosca e questo è stato un pesante segnale per tutto l’Occidente. Eppure, al di là dei proclami, dell’asilo e della solidarietà espressa a parole, non esiste oggi alcun credibile intervento europeo. Mentre Navalny è in carcere, la cravatta degli interessi geopolitici con Mosca si annoda. In queste stesse ore ad esempio i lavori del gasdotto Nord Stream 2 continuano a dividere l’Europa e a indebolirne la sicurezza e l’indipendenza energetica, rendendo di fatto inutili le sanzioni contro la Russia e dando un forte segnale di debolezza”.

Quindi, ha aggiunto Ceccardi, "se l’Europa intende davvero difendere i diritti umani e la democrazia ovunque nel mondo lo devo fare in maniera ferma ed uguale. Non restiamo indifferenti rispetto a quello che sta accadendo ad Alexei Navalny. La vita degli uomini e la libertà di pensiero non sono valori negoziabili”.