Il M5s nel Pse? No grazie, dice Riccardo Nencini

Il leader socialista: "Se un voto in più nel parlamento europeo significa una scudisciata sulla pelle, confusione politica e caos programmatico, meglio di no"

Pecore elettriche

Pecore elettriche

Roma, 9 npvembre 2021 - Il M5s nel Pse? No grazie, dice Riccardo Nencini, storico leader socialista e senatore: “Le trattative sono in corso, pare per favorire l’adesione dei grillini al gruppo parlamentare europeo, non ancora al Pse. Qualora i grillini dovessero chiedere l’adesione al Pse, in quel caso il parere del PSI sarebbe obbligatorio. Allora deciderà il partito. Resta il fatto che il problema politico c’è già, è nel piatto, e una valutazione dobbiamo farla anche noi. Io faccio la mia. La trasformazione dei grillini è in corso. Quel che resta cercherà di ‘costituzionalizzarsi’ abbandonando il canone del partito antisistema”.

C’è un però, anzi ci sono diversi però, dice ancora Nencini. “Primo. Restano una forza che con il garantismo socialista non ha nulla a che fare. Secondo. Labile europeismo, e di ritorno, quando il socialismo democratico ha forgiato l’Unione Europea. In ultimo cito Craxi, Gonzales, Brandt, Delors, Soares, Mitterrand, e ho dimenticato qualcuno. Terzo. Il socialismo riformista, in ogni paese europeo, ha rafforzato la democrazia parlamentare lottando strenuamente contro gli uomini soli al comando. Non mi pare vi sia perfetta sintonia su un punto dirimente. Mi fermo qui. Se un voto in più nel parlamento europeo significa una scudisciata sulla pelle, confusione politica e caos programmatico, meglio di no”.