Covid-19 e test, quando la comunicazione istituzionale fa acqua

Un post del presidente della Regione Toscana smentito dalla Direzione Sanità regionale

Tamponi

Tamponi

Firenze, 4 gennaio 2022 - Se c’è una cosa che è mancata durante l’emergenza sanitaria, e che continua a mancare, è una comunicazione istituzionale inappuntabile. Lo dimostra un post di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, che a fine dicembre ha scatenato una selva di comprensibili polemiche: “Ho appena firmato una nuova ordinanza. Nel caso di positività del test antigenico rapido non si dovrà ricorrere alla successiva verifica col tampone molecolare. Il test antigenico rapido avrà validità anche per stabilire i criteri di fine isolamento e di fine quarantena, rispettando i giorni previsti dalle disposizioni nazionali”, scrive Giani nel post del 28 dicembre 2021.

Stando a quel che scrive Giani, dunque, sarebbe sufficiente un test antigenico rapido per uscire dalla quarantena, come quelli che possono essere comprati in farmacia o al supermercato. Non è però così, come è stata costretta a precisare la Direzione Sanità, guidata da Federico Gelli, in una “nota esplicativa” ufficiale, che la Nazione ha potuto visionare, datata il 30 dicembre 2021 e inviata ai direttori generali delle aziende sanitarie toscane. Il documento poi il 31 dicembre 2021 è stato trasmesso dal servizio della Protezione Civile della città metropolitana di Firenze. Il dottor Gelli “ci ha informato che non hanno avuto il tempo materiale per produrre una vera e propria infografica”, scrive la Protezione Civile, lasciando intuire che senz’altro sarebbe stata più accurata del post di Giani, che ha creato solo confusione.

I test, spiega la nota esplicativa, vanno distinti in due categorie. Quelli prescritti dal medico e registrati sui sistemi informativi regionali (molecolare, antigenico di laboratorio, antigenico rapido). “Questi test vengono somministrati dagli erogatori autorizzati: Aziende Sanitarie, farmacie convenzionate, MMG/PdF e successivamente ad appositi accordi anche AA.VV., Privato accreditato. Poiché gli erogatori registrano l’esito, questi test sono validi ai fini dell’apertura e della chiusura dei provvedimenti di sanità pubblica da parte del Dipartimento di Prevenzione. Non hanno quindi necessità di essere confermati, anche se di tipo antigenico rapido”.

Poi ci sono i test automministrati e qui sta la parte importante: “Poiché non viene registrato l’esito del test, non hanno alcun valore ai fini di sanità pubblica e devono quindi essere confermati da una struttura autorizzata”. Insomma, non basta un semplice test antigenico rapido. Per uscire dalla quarantena, serve una struttura specializzata che registri l’esito del test.