ArchiveSofia Goggia, caduta terribile a Cortina: il responso sull'infortunio. Olimpiadi a rischio

Sofia Goggia, caduta terribile a Cortina: il responso sull'infortunio. Olimpiadi a rischio

La diagnosi: distorsione del ginocchio sinistro con lesione parziale del legamento già operato nel 2013 e una piccola frattura al perone. Ma l'azzurra: "A Pechino voglio esserci, comincerò subito la riabilitazione". Tra tre settimane la discesa libera alle Olimpiadi. Verso il forfait in Super G

Cortina d'Ampezzo, 23 gennaio 2022 - Sofia Goggia non ha nessuna intenzione di mollare il sogno Olimpiadi. Ci crede ancora nonostante l'esito - quanto meno impegnativo - degli esami effettuati dopo la terribile caduta di oggi nel Super G di Cortina. Un infortunio davanti a cui l'azzurra non si arrende, convinta di poter partecipare alle Olimpiadi invernali 2022 di Pechino. Serve un mezzo miracolo ma non sarebbe la prima volta che Sofia insegue, e afferra, l'impossibile. Il referto è chiaro: distorsione del ginocchio sinistro con una lesione parziale del legamento crociato già operato nel 2013, una piccola frattura del perone e una sofferenza muscolo tendinea. Una diagnosi che non chiude però le porte dei Giochi: Sofia non sarà operata. "Mi dispiace, è uno stop che non ci voleva in un momento così importante della stagione - ha affermato -, ma già dalle prossime ore comincerò la fisioterapia per cercare di difendere il titolo olimpico nella disciplina che più amo". La Goggia è portabandiera italiana alla cerimonia di apertura del 4 febbraio. La discesa libera dei Giochi è in programma il 15 febbraio, con prove a partire dal 12, mentre il Super G è fissato per l'11 febbraio. Anche se l'azzurra quest'ultima disciplina non l'ha citata, segno che potrebbe puntare tutto sulla discesa.

Sommario

La caduta

Sofia è volata in aria dopo 55 secondi di gara sullo Scarpadon, quando era in linea per giocarsi la vittoria con la compagna di squadra Elena Curtoni, a cui pagava un pugno di centesimi all'intermedio. Ha subito un'irregolarità del fondo, gli sci hanno spigolato prendendo direzioni opposte: inevitabile la perdita del controllo a circa cento chilometri orari. La Goggia è stata catapultata in aria per cadere poi rovinosamente sulla pista. Sofia si è quindi rialzata da sola, si è rimessa gli sci staccatisi nel violento impatto ed è scesa al traguardo, visibilmente dolorante. Grande preoccupazione tra tecnici, tifosi e compagne di squadra con la stessa Elena Curtoni, in testa alla gara, che ha lasciato l'angolo del leader per andarsi a sincerare delle condizioni dell'azzurra. Dopo qualche minuto, la Goggia è stata inquadrata mentre usciva dalla tenda allestita per accogliere le atlete all'arrivo, scortata (o meglio sorretta) dai suoi collaboratori. Il volto visibilmente sofferente.

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L'infortunio

Più che l'impatto con la neve e la botta - davvero impressionante - a destare preoccupazione è stata subito la torsione del ginocchio. Una distorsione confermata dagli esami clinici a cui Sofia è stata sottoposta oggi pomeriggio alla clinica 'La Madonnina' di Milano. La campionessa è arrivata intorno alle 16:45: tirata in volto e sofferente, zoppicava visibilmente. Quindi il responso della risonanza magnetica e della tac: la distorsione del ginocchio sinistro interessa anche il legamento crociato operato nel 2013 che a Cortina si è "parzialmente" lesionato. Il referto ha anche evidenziato una piccola frattura del perone e una sofferenza muscolo tendinea. Un bollettino di guerra che però al momento non richiede un intervento chirurgico. Ed è questo lo spiraglio a cui la Goggia si aggrappa con tutte le sue, sconfinate, forze. "Inizierò subito la fisioterapia per cercare di difendere il mio titolo in discesa libera", dice. 

Sofia la settimana scorsa era stata protagonista di un'altra brutta caduta nella discesa libera di Altenmarkt Zauchensee. Tanta paura, diverse botte, ma la campionessa olimpica di Pyeongchang si era ripresentata il giorno dopo al cancelletto di partenza del Super G, chiudendo con uno stoico 19esimo posto. E ieri il trionfo in discesa libera aveva fugato ogni dubbio sul fatto che si fosse prontamente ristabilita. Oggi il nuovo crac che non toglie però la speranza di vederla in pista a Pechino. Sarà una lotta contro il tempo per il recupero, difficile vederla in pista nel Super G dell'11 febbraio, l'azzurra tenterà il miracolo per la discesa del 15. 

 Sofia Goggia negli anni ha regalato grandi emozioni ai tifosi italiani, ma è stata anche bersagliata dalla sfortuna. Nel 2021 è stata costretta a rinunciare ai Mondiali di Cortina a causa di un infortunio patito su una stradina di collegamento a Garmisch, mentre scendeva a valle dopo l'annullamento di una gara. Una caduta banale che le era costata l'appuntamento a cui teneva di più e a cui sarebbe arrivata imbattuta in discesa libera. E se qualcuno si chiedesse di un eventuale - e legittimo - contraccolpo psicologico dell'ennesima caduta, ecco un aneddotto che rende l'idea di come Sofia affronti la questione: pare che dopo le comprensibili preoccupazioni per il ginocchio, appena rialzatasi da quel botto tremendo, abbia subito chiesto ai tecnici: "Sì, ma come stavo andando? Ero veloce?".

Elena Curtoni

Apprensione anche tra le compagne di squadra. Compresa Elena Curtoni che festeggia il suo trionfo con un velo di amarezza. "Sono molto soddisfatta di quello che ho fatto, è però una giornata dolceamara, perché vedere una brutta caduta come quella di Sofia non è bello, soprattutto se è di una compagna di squadra".