Fuoco amico sulla giunta "Turismo, così non va"

Clamori, esponente dell’assemblea nazionale di FdI, incalza il sindaco: "Il lockdown era l’occasione per elaborare qualche progetto di rilancio"

"Siamo alla fine di giugno, e nonostante la temperatura estiva, la sensazione è quella del novembre inoltrato dove la città semideserta fa da cornice a molti, anzi, troppi hotel con le saracinesche abbassate". Simeone Clamori, esponente dell’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia-An, analizza la situazione della città. "L’intero paese – prosegue - è ormai in zona bianca. Le località di mare e di montagna lavorano già a pieno regime, con prospettive di ulteriore crescita di presenze rispetto alla già florida stagione passata, e, nonostante questo, noi siamo fuori dai giochi. Il nostro mesto ruolo di dormitorio low cost è momentaneamente terminato e la cura idropinica tradizionale, sebbene di assoluta valenza terapeutica, è definitivamente fuori dal moderno mercato del benessere perché non si è mai aggiornata nel formato di prodotto. Tutto questo ha innescato forti ripercussioni sul tessuto socio economico e il commercio è in profonda crisi proprio perché 15 mesi di totale inattività dell’intero comparto ricettivo hanno prodotto il crollo del potere di acquisto per oltre un migliaio di famiglie che operano nel settore e nell’indotto ad esso legato". Clamori ricorda che "Fratelli d’Italia da anni esorta sia l’opposizione che gli alleati a considerare la assoluta la necessità di intervenire sulla città al fine di ricreare le condizioni ambientali, strutturali e logistiche, oggi prioritarie, per ridare appeal e appetibilità nei confronti del mercato e degli investitori esterni. Abbiamo presentato in campagna elettorale una serie di proposte riguardanti il percorso da intraprendere. Dopo 15 mesi, abbiamo replicato presentato una relazione d’indirizzo, con la volontà di contribuire, suggerendo i primi passi concreti e interamente finanziabili con i fondi comunitari per intraprendere un percorso in grado di dare nuova vita e prospettiva alla nostra economia. Il fermo imposto dalla pandemia era la giusta occasione per intervenire senza intralciare e condizionare il soggiorno degli ospiti con l’obiettivo farci trovare pronti al termine del lockdown. L’assessore al turismo Francesca Greco si sta adoperando con brillante impegno per assolvere ad un ruolo che le è stato assegnato, ma se non sarà adeguatamente supportata da importanti e opportune scelte politiche rimarrà confinata alla diligente gestione dell’ordinaria amministrazione. La società Terme, di cui siamo ormai semplici gregari, farà inesorabilmente il suo percorso, ma non può condizionare staticamente ogni proposta riguardante la città e la sua economia, tanto meno rappresentare un alibi per non intraprendere alcuna iniziativa in tal senso. E’ vero abbiamo ereditato una città fortemente compromessa . ma adesso dobbiamo fare sicuramente meglio".