Montacatini, 18 febbraio 2010 - PER LUI, grande attore con la passione per la musica jazz, non sarebbe la prima volta a Montecatini. Vi arrivò, infatti, qualche anno fa, con un volo privato da Parigi, per partecipare ad una cena esclusiva nella villa del suo amico Sirio Maccioni.

Questa volta, Woody Allen vi potrebbe venire (sul contratto mancano solo gli ultimi dettagli) per un concerto jazz, che aprirebbe con un grandissimo evento musicale la nuova stagione turistica. L’appuntamento dovrebbe essere il 29 marzo al teatro Verdi. Poi, l’orchestra del regista, innamorato speciale di New York per l’ambientazione dei suoi film, prevede il 30 una serata alla «Fenice» di Venezia e il 31 a Roma. Le altre serate sono previste a Berlino, Barcellona e Portogallo. Ieri, l’incontro tra la famiglia Cardelli e gli emissari del regista-musicista, oggi - si spera, la firma sul contratto.

L’ultima volta italiana di Woody, anche se virtuale, è stata l’anno scorso per il festival di Spoleto: si concluse con più di un quarto d’ora di apllausi il «Gianni Schicchi» firmato dal regista amerciano andato in scena in prima europea al Teatro Nuovo di Spoleto, con Sir Thomas Allen, nei panni del protagonista, la presenza del tenore Placido Domingo - in qualità di general director della Washington National Opera e della Los Angeles Opera dove il «Gianni Schicchi» di Allen.

Woody non c’era ma: «Ciao — dissse in diretta da Londra — voglio salutare la gente di Spoleto, mi sarebbe davvero piaciuto essere lì con voi, non sono mai stato a Spoleto, ma sto girando un film a Londra e proprio non posso venire. E’ la prima volta che dirigo un’opera perciò, vi prego, quando la vedrete, siate clementi, mi sono molto divertito a farla, Gianni Schicchi è veramente un qualcosa di originale, è stata una delle rare volte in cui ho lavorato su un testo non scritto da me e trovo quest’opera fantastica ed è un onore per me averne potuto curare la regia, spero che vi piaccia e spero un giorno di venire a Spoleto per vedere un’opera da me diretta, o semplicemente per visitare la città e vedere un’opera diretta da qualcun altro».

Per trovare il geniale regista statunitense in Toscana, bisogna fare un altro balzo nel tempo, ma breve, al dicembre del 2008, quando «tradì» il palcoscenico del Michael’ s Pub, il locale di Manhattan, dove (regolarmente da molti anni) ogni lunedì si esibisce al clarinetto, per il Teatro Comunale di Firenze, esaurito in ogni ordine di posti, per l’unica data italiana del tour europeo. E Firenze lo ringraziò con un’accoglienza calorosa come protagonista con la sua New Orleans Jazz Band.

A sottolineare l’amicizia tra Woody Allen e la Toscana, ci ha pensato anche la Fondazione Festival Pucciniano, che ha consegnato pochi minuti prima del concerto il Premio Puccini 2008 al regista newyorchese per il suo positivo debutto nella regia lirica con il “Gianni Schicchi”, che Allen ha proposto con successo quest’anno all’Opera di Los Angeles.