Firenze, 15 dicembre 2009 - Alla fine a votare sono stati appena 115 mila, meno dei 152mila di cinque anni fa e senza paragoni con la partecipazione che si era registrata in altre primarie, come quelle per indicare Veltroni (330.000) e poi Bersani (285.000) alla segreteria del Pd. Le primarie in Toscana per scegliere i consiglieri regionali di Pd e Sinistra Ecologia e Libertà, sono state quello che si temeva alla vigilia: un esercizio di democrazia forzata, che non ha coinvolto l’elettorato di centrosinistra, consapevole di trovarsi di fronte a un’enorme foglia di fico (costosa e pagata dai contribuenti) per nascondere quello schiaffo alla partecipazione con il quale sei anni fa, per prima in Italia, la Regione Toscana cancellò le preferenze dalla legge elettorale. Un flop. Tant’è. Ecco comunque chi si è conquistato il posto in lista.

I RISULTATI

Nel collegio di Firenze a spuntarla è stato l’empolese Vittorio Bugli (3.678 voti), davanti a tre ex margheritini come Gianluca Parrini (3.238 voti), Paolo Bambagioni (2.990) e Nicola Danti (2.830). L’ex socialista Eugenio Giani si è fermato al quinto posto (2.638), davanti ad Alessia Ballini (2.428 voti, unica donna eletta). Solo settimo il segretario metropolitano Simone Naldoni (2.309), che ieri è stato attaccato da molti ex ds proprio per il risultato delle primarie. Se Bugli farà l’assessore nell’eventuale giunta Rossi (possibile ma non probabile), un posto in consiglio toccherà anche a Diego Ciulli (1.790 voti) mentre solo un ottimo risultato del Pd porterebbe sui banchi Vanessa Boretti (1.615).

Ad Arezzo, Enzo Brogi è passato solo secondo (1.857 voti), dietro all’ex presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli, recordman toscano, che ha sbancato con 7.969 preferenze. Se quest’ultimo (possibile e probabile) farà l’assessore, in consiglio entrerebbe anche la terza arrivata, Lucia De Robertis, ex Margherita (1.104).
A Grosseto non ha avuto problemi a vincere Annarita Bramerini (3.196 voti). Siccome sarà confermata assessore (probabilissimo), in consiglio andrà la seconda arrivata, ovvero la vice sindaco ex ds Lucia Matergi (970), che l’ha spuntata per 66 voti sull’ex margheritino Maurizio Frosolini.

A Livorno non c’è stata storia: i due posti disponibili in consiglio andranno a Matteo Tortolini (3.439 voti) e Marco Ruggeri (3.090). A Lucca a spuntarla è stato il consigliere uscente Marco Remaschi (5.805 voti). Con lui arriverà a Firenze Giovanni Ardellio Pellegrinotti (2860 voti), che ha superato Maurizio Verona (2103). A Massa-Carrara, unica località che ha registrato un incremento considerevole dei votanti rispetto a 5 anni fa , a vincere è stato Loris Rossetti (7.081) su Andrea Zanetti (3.645). Nella provincia di Pisa, dove i posti del Pd in consiglio dovrebbero essere tre, la partita se l’è aggiudicata Ivan Ferrucci (2.955 voti) superando Pier Paolo Tognocchi (2.608) e Fabiana Angiolini (2.052). Prima dei non eletti Olivia Picchi (1.778). Da Pistoia arriveranno in consiglio regionale Gianfranco Venturi (2.602) e Daniela Belliti (1.884) mentre a Prato il consigliere regionale ex ds Fabrizio Mattei (1.871 voti) l’ha spuntata sull’ex presidente della Provincia ed ex Margherita Massimo Logli (974). A Siena, infine, passano senza patemi Marco Spinelli (4.354 voti) e Rosanna Pugnalini (4.283).
Per la Sel, che se supererà la soglia del 4% avrà due seggi, a Firenze ha vinto Alessia Petraglia, a Pisa Carlo Scaramuzzino, a Lucca Marco Montemagni e a Livorno Mario Lupi.