Eccidio del Padule di Fucecchio, vandali contro le lapidi

Danneggiati due cippi commemorativi

I segni lasciati dai vandali

I segni lasciati dai vandali

Ponte Buggianese, 29 luglio 2018 - Vandali contro due cippi commemorativi dell’Eccidio del Padule di Fucecchio. Il grave atto è stato compiuto ai margini dell’area umida, in località Capannone e Piaggione, nel comune di Ponte Buggianese.

"I cippi – spiega il sindaco di Ponte Buggianese Nicola Tesi – sono stati fortemente danneggiati ad opera di ignoti, probabilmente, nella scorsa nottata. Sono stati divelti con rottura della parte marmorea delle lapidi". A segnalare il raid vandalico è stata l’associazione dei familiari delle Vittime dell’Eccidio che non hanno esitato a definire considerato questi atti «una vera e propria profanazione".

Una volta avuta notizia del raid il sindaco Tesi si è subito recato in sopralluogo con la polizia municipale per verificare l’entità dei danni ed è stata presentata denuncia contro ignoti al Comandante della locale stazione dei Carabinieri. "L’amministrazione comunale – afferma Nicola Tesi – condanna fermamente tale episodio, lesivo della memoria di tutta la comunità locale e esprime la ferma vicinanza ai familiari delle vittime e alla popolazione della frazione di Anchione. L’Amministrazione si impegna ,altresì, a provvedere al pronto ripristino dello stato dei luoghi e dei cippi che dovranno tornare alle condizioni originarie prima del 23 agosto giorno delle cerimonie di Commemorazione".

"Non sono vandali. Sono seguaci dell'immonda teoria e pratica politica del nazifascismo. Costoro oltraggiano i luoghi sacri della nostra Resistenza e della nostra Costituzione e profanano la memoria del sacrificio delle vittime innocenti della barbarie nazifascista". Lo afferma il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi in merito al danneggiamento dei cippi commemorativi dell'eccidio del Padule di Fucecchio. "Da troppo tempo, alle generiche denunce non seguono approfondite ricerche per individuare i responsabili di tali atti - sottolinea Rossi in una nota -, aberranti e offensivi dei sentimenti democratici dei cittadini e delle comunità toscane". Il governatore della Toscana rivolge "un appello alle forze dell'ordine e alla magistratura affinché non si sottovalutino questi episodi e si assicurino alla giustizia i responsabili. Dovrà invece proseguire - conclude Rossi - la mobilitazione democratica dei cittadini e delle forze politiche e sociali contro i rigurgiti neofascisti e le pulsioni razzistiche che percorrono la società e la politica italiana".