Un monumento per i caduti della polizia. Nel punto dove venne ucciso Lucchesi

L’agente della Polstrada freddato dalla pistola di Vallanzasca

La cerimonia si terrà il 23 ottobre, anniversario dell’omicidio dell’appuntato Bruno Lucchesi

La cerimonia si terrà il 23 ottobre, anniversario dell’omicidio dell’appuntato Bruno Lucchesi

Montecatini, 18 ottobre 2018 - Un monumento per i caduti della polizia di stato. Verrà collocato in un luogo simbolo della perenne lotta tra bene e male, al casello autostradale di Montecatini. Dove venne ucciso, il 23 ottobre del 1976, l’appuntato Bruno Lucchesi. L’agente, residente nel comune di Capannori, aveva 53 anni, aveva appena fermato un’auto per un controllo dei documenti. A bordo di quella Bmw, la cui targa risultava quella di una moto, c’era Renato Vallanzasca con una carta d’identità falsa ma con la sua foto, che oltre a uccidere Lucchesi, ferì l’altro agente di pattuglia, Biagio Aliperta.

«Ci è parso il luogo più adatto dove collocare il monumento», spiega Nicoletta Giovannelli, membro della sezione di Montecatini dell’associazione nazionale polizia di stato, che prosegue: «Volevamo dare un messaggio al territorio che rimanesse indelebile». La cerimonia è stata fissata proprio per martedì 23, il giorno dell’anniversario della morte di Lucchesi. E a scoprire la scultura, mentre verrà ammainato il tricolore al suono del Silenzio fuori ordinanza, sarà uno dei due figli di Bruno Lucchesi. Sarà anche l’occasione per ricordare un altro caduto, Luca Benincasa. L’agente scelto della Polizia stradale (in forza al distaccamento di Montecatini) fu barbaramente ucciso con una decina di colpi di pistola sul raccordo Perugia-Bettolle, all’altezza di Corciano, da un bandito che assieme a tre complici stava fuggendo, dopo aver compiuto una rapina. Il monumento è stato realizzato da Mauro Vaccai, scultore di fama internazionale ed è stato scolpito interamente a mano a forza di scalpello, martello e gradina. 4)presentarla al pubblico

L’Anps ringrazia la Fondazione Cassa Risparmio di Pistoia e Pescia «che si è dimostrata sensibile e disponibile a supportare questa particolare iniziativa, insieme ad Autostrade spa, Rotary Pistoia Montecatini, associazione Pan ed Eughenos centro clinico». La società Autostrade spa ha creato creato la piazzola rialzata e pavimentata in porfido e innalzato una base rivestita oltre a predisporre gli attacchi elettrici per i faretti per illuminazione notturna e il pennone alza bandiera e riordinato il piazzale intero comprensivo di piante da giardino. «All’evento oltre alle autorità – fanno sapere dall’Anps» saranno presenti due scolaresche delle scuole medie secondarie di Montecatini Terme e di Pieve a Nievole che sono state invitate con l’intento di avvicinare i ragazzi a fatti accaduti in epoche non troppo lontane, nei cosiddetti «Anni di piombo», per onorare i caduti in servizio e sensibilizzarli verso chi veste una uniforme per servire lo Stato, la Patria.

A proposito dell’uccisione di Lucchesi c’è da dire che Renato Vallanzasca ha sempre negato di essere il responsabile dell’omicidio. Ma per la vicenda è stato riconosciuto colpevole e condannato all’ergastolo. Nel 2007, Pino Cobianchi, dal carcere di Pisa, dove stava scontando una condanna per aver ucciso una ragazza, scrive una lettera al nostro giornale nella quale racconta di aver ucciso alcune prostitute e di essere lui l’autore del delitto di Lucchesi: «Ero io alla guida della Bmw e stavo portando una patente falsa a Vallanzasca che si trovava in Puglia». Per l’omicidio delle prostitute venne riconosciuto colpevole, mentre sul delitto Lucchesi non venne mai creduto dagli inquirenti.

Gabriele Galligani