Domenica il sipario del Teatro Giovanni Pacini tornerà ad aprirsi: il cartellone di spettacoli si concluderà alle soglie dell’estate 2023 con un’offerta ampia e di qualità, composta da tre nuclei di spettacoli. Quello più volto alla tradizione fa capo all’Associazione Teatrale Pistoiese, di cui il Comune è socio e di cui condivide finalità e obiettivi; quello con spunti di novità allestito dal Nuovo Teatro Verdi di Montecatini, con cui è stata avviata una collaborazione; quello con la musica leggera presentato da Rockopera. L’Atp inizia domenica alle 17 con "Il circo delle bolle di sapone in su", trovate e invenzioni, gag e clownerie che riportano lo spettatore nel mondo dell’infanzia, in cui tutto rimane sospeso. In gennaio Alessandro Benvenuti presenterà "I separabili", spettacolo nuovo, denso di significato; in febbraio Ottavia Piccolo porterà in scena un testo del pluripremiato Stefano Massini, "Cosa nostra spiegata ai bambini". In marzo Giuseppe Cederna sarà protagonista di un classico di Cechov, "Zio Vanja". Chiuderà il ciclo in aprile il ritorno di Alessandro Bergonzoni con il suo monologo "Teatro Studio". Il Teatro Verdi offrirà al pubblico di Pescia quattro spettacoli: in marzo Chiara Francini interpreterà "Coppia aperta quasi spalancata", di Dario Fo e Franca Rame. A partire da aprile arrivano tre spettacoli definiti ‘nuovi scenari’. Si inizia con "Pensando a Pino", omaggio tra musica e narrazione a Pino Daniele, con Meme Lucarelli e Gennaro Scarpato; in maggio "Reverse", di e con Alessandro Mollo, show che sperimenta l’unione di teatro e cinema; il 20 maggio in anteprima nazionale Beatrice Baldaccini porterà in scena la celebrazione di Raffaella Carrà. Rockopera porterà a Pescia, tra febbraio e marzo, la musica di Fabrizio De André, Pink Floyd, Genesis e Abba, un ciclo che sarà chiuso il 24 marzo da Bobo Rondelli. "Siamo molto contenti del cartellone – dice il sindaco Oreste Giurlani – in cui quest’anno sperimentiamo la formula della gestione diretta, che ci consentirà, in un momento difficilissimo per lo spettacolo dal vivo tra prezzi dell’energia e incertezze dovute alla ripresa del dopo pandemia, di offrire molti spettacoli di qualità, contenendo, per quanto possibile, i costi di gestione. Abbiamo chiesto ai nostri fornitori di spettacoli una particolare attenzione agli spettatori del Pacini: non ci sarà, per motivi organizzativi, un abbonamento per tutto il cartellone, ma Atp, Teatro Verdi e Rockopera si sono impegnati a contenere i costi dei biglietti e ognuno venderà anche a pacchetto i propri spettacoli. Un’offerta complessiva varia e a mio giudizio interessante – conclude – che proponiamo confidando di essere riusciti a incontrare il gradimento dei nostri spettatori". E.C.