Terme, la cautela delle categorie

Gli imprenditori del settore turistico attendono di sapere di più sui programmi della società inglese

C’è grande attesa in città per conoscere il futuro delle Terme (Foto Goiorani)

C’è grande attesa in città per conoscere il futuro delle Terme (Foto Goiorani)

Montecatini Terme (Pistoia), 16 ottobre 2021 - «Adelante Pedro, con juicio, si puedes". "Avanti Pedro, con giudizio se puoi" fa dire Alessandro Manzoni nei "Promessi Sposi" al gran cancelliere di Milano Antonio Ferrer al suo cocchiere, mentre quest’ultimo cerca di passare con la carrozza in mezzo alla folla inferocita per la carestia, sopraggiunta alla peste. Questa frase riassume anche lo spirito di molti albergatori di Montecatini davanti alla società inglese guidata dal pistoiese Stefano Fabbri. Questo gruppo è stato l’unico ad avere avuto diritto ad accedere ai documenti delle Terme per poter presentare, tra meno di un mese, l’ipotetica offerta irrevocabile di acquisto del pacchetto di maggioranza delle quote azionarie. Gli imprenditori locali vogliono conoscere meglio questa realtà, prima di lasciarsi andare a giudizi trionfalistici prima della fine della procedura.

Carlo Bartolini, presidente di Federalberghi-Apam, conferma di "non poter ancora esprimere giudizi. Mi auguro che la fiducia espressa dalle istituzioni sia meritoria e la procedura possa concludersi nel miglior modo possibile". Fabio Cenni, presidente di Assohotel-Confesercenti ribadisce che "prima dobbiamo capire bene chi sono i nostri interlocutori e quali siano i loro effettivi programmi e idee per la città. Se l’affare andrà in porto, giocheranno un ruolo importante per la nostra economia. Auguriamo il meglio a Montecatini e che questo sia un soggetto affidabile".

Daniele Matteini, presidente di Confindustria Toscana Nord, ricorda come "sia stata severa, fino a qui, la selezione che ha portato a definire chi sia la sola società titolata a procedere nel percorso di acquisizione delle Terme di Montecatini tramite presentazione di formale richiesta di acquisto. Si tratta di un ulteriore vaglio, questo, debitamente apposto per decidere chi sarà, di fatto, il soggetto a cui è affidato il rilancio del sistema termale della città. Crediamo che ciò che accade oggi giunga in un momento topico per le terme in generale, che in Italia tornano a essere apprezzate non solo come luoghi di benessere e relax, ma anche come sistemi di cura e salute. Confidiamo che si tratti di un orientamento che si consoliderà anche in fase post pandemica, e che possa confermare agli investitori la bontà della loro scelta".

Daniele Bernardini