Il Tettuccio resterà in mani pubbliche

Ma la mozione che proponeva l'acquisto da parte della Regione viene rinviata

Il Tettuccio resterà in mani pubbliche

Il Tettuccio resterà in mani pubbliche

Montecatini 5 dicembre 2019 - Il consiglio regionale potrebbe impegnarsi a dire no alla cessione del Tettuccio a terzi privati, ma nella mozione sulle Terme che sarà votata tra due settimane, anche se doveva essere approvata ieri, non si parla di un impegno della giunta di Enrico Rossi per acquistarlo e darlo in gestione al Comune. Tutto questo in seguito a una emendamento presentato all documento proposto da Gabriele Bianchi (Movimento Cinque Stelle). La mozione sarà sottoscritto anche da Marco Niccolai (Pd), Luciana Bartolini (Lega) e altri esponenti di maggioranza e opposizione, in apparenza resta abbastanza vago e generico. il Tettuccio, in base alle valutazioni tecniche fatte a Firenze, non può essere acquistate per motivi di bilancio delle Terme, ma solo per questioni di valore culturale.

 

La frase considerata generica, quindi, andrebbe in questa direzione. La mozione «impegna la giunta regionale a porre in essere, insieme al Comune e per le reciproche competenze e per le quote proprietarie detenute dai due enti le azioni necessarie al fine di garantire la continuità operativa delle Terme, così da tutelare i livelli occupazionali esistenti e il rilancio del prodotto, elemento essenziale per l’offerta turistica della città e del territorio circostante. La proprietà deve porre in essere le necessarie determinazioni affinché il Tettuccio, visto il suo importante valore artistico e culturale e identitario per la città di Montecatini non sia dismesso a terzi privati».

 

Bianchi non nasconde una certa amarezza per le modifiche riportate dalla sua mozione «Il MoVimento 5 Stelle – afferma Bianchi - ha proposto una strada per salvare l’azienda montecatinese. Prendo atto che da parte della maggioranza non vi è la volontà di discuterne. Credo sia una mancata responsabilità evitare di parlarne, quando la Regione è impegnata da anni sulla gestione di questa partecipata. Siamo aperti a tutte le soluzioni che tutelino i cittadini, i dipendenti e il valore inestimabile di quel territorio che vede nelle terme un importante polo di sviluppo strategico e di rilancio economico.

 

Se ce ne fossero i tempi, sarebbe proprio il caso di pensare ad una commissione di inchiesta su questa questione». Ennio Rucco, capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale, esprime forti perplessità sulla mozione. «Ci mancherebbe altro – afferma – che il Tettuccio, anche solo in teoria, possa essere venduto ai privati. E’un bene monumentale, vincolato alle decisioni dello Stato e della Regione. Questa iniziativa ci fa preoccupare ancora di più. A livello regionale, non sono ancora presenti iniziative per la gestione caratteristica e gli investimenti di cui avrebbero bisogno le Terme.

 

Rispetto a quanto elaborato dai saggi interpellati dal sindaco Luca Baroncini, ricordiamo che Montecatini Parcheggi & Servizi è una società di servizi locali che non può occuparsi dell’azienda. Piuttosto sarebbe necessaria una scissione societaria per gestire il salvabile, Redi e Tettuccio. Il tanto vituperato ex sindaco Giuseppe Bellandi con l’acquisto della pineta e della Palazzina Regia, oltre che alla transazione con Unipol, ha portato risorse fondamentali per far vivere l’azienda finora».