"Terme, c'è un'offerta ufficiale per l'acquisto"

L'annuncio della Regione

Prosegue la privatizzazione delle Terme

Prosegue la privatizzazione delle Terme

Montecatini 12 giugno 2017 - La Regione ha ricevuto una sola manifestazione di interesse ufficiale per l’acquisto delle quote delle Terme che fanno riferimento al socio di maggioranza dell’azienda. Oltre a questa offerta, presentata nei termini contenuti nel bando pubblicato alcune settimane fa, «sono giunte altre adesioni informali e parziali – rende noto lo stesso ente – che potranno tradursi in vere e proprie offerte di acquisto nell’ambito delle procedure di gara».  

 

A dare la notizia è l’amministrazione regionale, rimasta in silenzio per una decina di giorni dopo la scadenza dei termini. Nei prossimi giorni, Federica Fratoni e Vittorio Bugli, assessori al termalismo e alle aziende partecipate della giunta di Enrico Rossi, incontreranno il sindaco Giuseppe Bellandi e il suo collega di Casciana per concordare gli ulteriori passaggi da compiere, in previsione anche di un aggiornamento del Documento economico e finanziario (Defr) 2016). 

 

Per Casciana si sono fatti avanti l’amministrazione della località in provincia di Pisa e un altro soggetto. Anche i rappresentanti dei lavoratori a breve saranno convocati a Firenze per fare il punto della situazione. La Regione è chiamata a proseguire il percorso del Defr, che prevede un vero e proprio bando di alienazione delle quote entro settembre. Una soluzione che dovrà essere confermata e modificata alla luce della manifestazioni di interesse ricevute.

 

Il bando per la manifestazione di interesse relativo al 67,12% del pacchetto azionario è scaduto mercoledì 31 maggio. Il prezzo posto a base d’asta è stato calcolato come il valore della frazione di patrimonio netto, ovvero il 67,12% di 30 milioni e 799.112 euro, circa 20 milioni e 600mila euro. Le passività dell’azienda, al momento, sono stimate in 36 milioni e 734.975 euro, di cui 21 milioni e 123.864 soltanto nei confronti degli istituti di credito.

 

Una delle ipotesi più accreditate in città ritiene che dietro all’unica manifestazione ufficiale di interesse presentata si celi una società svizzera, collegata all’ex amministratore unico dell’azienda Giovanni Fiori. L’ipotetico acquirente sarebbe pronto a rilevare l’azienda al prezzo previsto a base d’asta, investendo anche 150 milioni per la ristrutturazione e l’ammodernamento degli edifici della principale azienda di Montecatini, con la ripartenza del cantiere Leopoldine, fermo da oltre 6 anni.