"Accogliamo con favore la notizia dell’ammissione delle Terme alla procedura di concordato preventivo. Non era un passaggio scontato, considerato il ritardo con il quale è stato gestito un argomento così rilevante per le sorti del territorio. Ora siamo ai tempi supplementari: per vincere questa sfida avremo bisogno di una gestione di carattere manageriale, sempre più qualificata, e di una strategia condivisa di lungo raggio. Sostanzialmente, quello che è mancato fino a oggi". Confcommercio Pistoia-Prato esprime soddisfazione per il decreto emesso dal tribunale fallimentare, ma non rinuncia a evidenziare necessità impellenti per la società. "Rimosso – prosegue l’associazione di categoria - seppure in extremis, un primo grado di incertezza in ordine al futuro delle Terme, adesso è tempo di cambiare marcia. Serve velocità nel completare la procedura, compresa la fase delle aste. È necessario impostare fin da subito un progetto di rilancio, intercettando partner qualificati. Si tratta dell’ultima chiamata utile. La gestione del patrimonio termale richiede una visione strategica e una programmazione puntuale, all’interno della quale il complesso venga individuato come valore aggiunto di un’offerta turistica ampia. Mai come adesso, la storia della città pretende risposte all’altezza, che possono passare soltanto attraverso scelte condivise tra istituzioni, tessuto imprenditoriale, associazioni e società civile. Le iniziative spot, oltre a stridere con il contesto, non possono sortire l’effetto desiderato". Una dinamica che, evidenzia Confcommercio Pistoia-Prato, necessiterà però di una regia qualificata. "Una parte cruciale del patrimonio territoriale – conclude l’associazione - è rimasta anestetizzata troppo a lungo. Ora serve un approccio di carattere manageriale per correggere la rotta: una strada che stiamo indicando da tempo e che abbiamo recentemente ribadito nel workshop aperto sulla creazione di una Destination Management Organization. Tutti i maggiori indicatori legati al turismo evidenziano un trend in costante crescita, a cui agganciarsi con competenze, progettualità e tempi celeri". I Dmo sono organismi di natura pubblica o pubblico-privata che dimostrano di promuovere, commercializzare e gestire i flussi turistici, coinvolgendo tutti gli attori operanti sul territorio".