Montecatini, concordato in bianco per salvare le Terme

È la mossa scelta da Regione e Comune per bloccare le azioni dei creditori e completare il piano della svendita immobiliare

Il ministro del turismo Garavaglia (con la cravatta) al Tettuccio

Il ministro del turismo Garavaglia (con la cravatta) al Tettuccio

Montecatini Terme, 22 gennaio 2022 - La giunta regionale è pronta a dare mandato per l’avvio di una procedura di concordato in bianco per le Terme nel corso della prossima assemblea straordinaria dei soci, in programma tra fine gennaio e la prima metà di febbraio.

L’annuncio ufficiale dell’addio alla messa in liquidazione, che già da qualche tempo era stata accantonata, sarà fatto attraverso una comunicazione dell’assessore Stefano Ciuoffo, durante la prossima seduta del consiglio di martedì 24. La scelta di dare questo mandato all’amministratore Alessandro Michelotti è condivisa dal Comune.

Il concordato in bianco consente alla società di godere immediatamente degli effetti derivanti dall’apertura della procedura concordataria. L’opzione inizia con una domanda incompleta, sia del piano che della proposta, da depositare in tribunale.

Per quanto riguarda la documentazione, la legge prevede l’obbligo di allegare alla richiesta i bilanci degli ultimi tre esercizi e dell’elenco nominativo dei creditori con l’indicazione delle rispettive spettanze. Malgrado l’incompletezza della domanda, la procedura consente di interrompere o sospendere le esecuzioni in corso dalla data di pubblicazione del ricorso nel registro delle imprese da parte del cancelliere entro il giorno successivo al deposito della domanda.

L’apertura della procedura concordataria travolge le ipoteche giudiziali iscritte nei novanta giorni anteriori alla pubblicazione del ricorso. Fino alla data di presentazione del piano e del decreto di ammissione alla procedura, l’imprenditore può compiere atti di ordinaria amministrazione; gli atti di straordinaria amministrazione sono soggetti alla preventiva autorizzazione del tribunale.

Il concordato in bianco prevede la possibilità che l’imprenditore possa pagare regolarmente i debiti contratti dopo il deposito della domanda di prenotazione. Se alla domanda di concordato in bianco non segue, nel termine fissato dal giudice, il deposito del piano, il tribunale dichiara inammissibile il ricorso con la conseguenza che vengono meno gli effetti protettivi.

Perché questa scelta? La pressione di alcuni creditori, nelle ultime settimane, si è fatta più forte nei confronti della società. Il concordato in bianco garantisce il tempo utile, dopo la nuova valutazione a prezzi di realizzo, di presentare un piano di vendita di tutti gli immobili non strategici e, con l’autorizzazione del tribunale, di iniziare a vendere.

Dalla nuova stima sarà possibile comprendere la capacità di far fronte o meno in modo pieno a tutti i creditori o se al tribunale dovranno essere chieste riduzioni. Le Terme inoltre devono realizzare un piano di ristrutturazione in cui sarà inserito il progetto di affidamento in gestione di Redi e Tettuccio.

Daniele Bernardini