Terme, il gruppo 'QC' ancora interessato alle Leopoldine

Il cantiere è fermo da oltre sette anni

QC Terme gestisce anche Bagnivecchi

QC Terme gestisce anche Bagnivecchi

Montecatini 24 aprile 2018 - Il cantiere è fermo da oltre sette anni e la proprietà, Comune e Regione, ha ormai accantonato il grandioso progetto dell’archistar Massimiliano Fuksas. Le Terme Leopoldine, però, continuano a interessare al gruppo Quadrio Curzio, dopo i primi contatti avviati alla fine del 2016. Proprio in questi giorni, infatti, la società privata si sarebbe fatta avanti per verificare in modo ulteriore la possibilità di intervenire nella struttura e il possibile ruolo da svolgere. Il gruppo QC Terme, creato da Andrea e Saverio Quadrio Curzio nel 1982, raccoglie otto centri termali e tre hotel che, come si legge sul sito Internet della società, «costituiscono il più importante e innovativo gruppo nel settore del benessere termale italiano.

 

QC Terme crea esperienze di benessere totale per coloro che vogliono migliorare la propria qualità di vita nei centri di Bormio, Pré Saint Didier, Milano, Torino, Roma e San Pellegrino». L’azienda ribadisce l’obiettivo di generare «esperienze di benessere totale per coloro che vogliono migliorare la propria qualità di vita. Lo fa attraverso la progettazione, la realizzazione e la gestione di centri benessere, in luoghi dove l’eleganza dell’architettura si combina armoniosamente con le più innovative pratiche benessere».

 

Le Terme Leopoldine, quindi, sembrano proprio essere il luogo ideale per la visione aziendale portata avanti da questa realtà. Il gruppo Qc Terme avrebbe le capacità per provvedere al completamento della piscina termale alle Leopoldine, oltre che al centro benessere previsto nello stabile. Intanto, si avvicina sempre di più il termine annunciato dalla Regione per la pubblicazione del bando relativo alla cessione delle quote di maggioranza, il 67%, di Montecatini. Firenze, come è noto, ha giudicato non strategica la partecipazione nell’azienda e, in base a quanto previsto dalla legge Madia, ha deciso di dare via le quote azionarie. 

 

L'amministrazione di Montecatini ha invece deciso di restare all’interno della società, a garanzia del ruolo che le Terme ricoprono per l’intera economia cittadina. Ieri, in consiglio comunale, erano previste due mozioni, da parte del centrosinistra e del centrodestra, relative al futuro dell’azienda, poi ritirate. Le forze politiche, però, potrebbero trovare un accordo a garanzia delle Terme, nell’ottica del bene comune.