Terme, la salvezza arriva all’ultimo tuffo

La Regione ieri in tarda serata ha approvato la delibera per l’acquisto di Tettuccio, Regina ed Excelsior. Ora deciderà il tribunale

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L’annuncio tanto atteso arriva alle 18, mentre il tardo autunno avvolge di oscurità la città. La Regione approva la delibera, annunciata da più di due settimane, per l’acquisto di Tettuccio, Regina ed Excelsior. La spesa complessiva, attestata dal bilancio dell’ente approvato pochi minuti prima, sarà di 14 milioni, che diventano 16,4 con il pagamento delle relative tasse. La Regione vuole anche restaurare il Tettuccio, da troppo tempo in condizioni precarie e sarebbe pronta a spendere 8 milioni per la ristrutturazione.

Domani, giorno di scadenza per la presentazione di un piano di concordato al tribunale di Pistoia, potrà essere presentato anche questo documento, asseverato dagli stanziamenti previsti. Qualcuno ha tirato già un sospiro di sollievo, ma sarà necessario attendere ancora per conoscere il destino delle Terme.

Intanto vediamo quanti soldi, a questo punto, può mettere sul piatto l’azienda il consiglio comunale ha appena approvato l’acquisto per un milione e mezzo della Torretta. Lo stabilimento versa in condizioni disastrose ed è chiuso da diversi anni. Il Comune punta a partire dal recupero con una serie di lavori in quello che una volta era uno splendido giardino, valorizzando il suo legame con la pineta. La Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, che in un primo momento sembrava dovesse acquistare l’Excelsior per realizzare la sede degli Uffizi Diffusi, ha presentato alle Terme un’offerta da 1,8 milioni per l’acquisto della Palazzina Fideuram, nota in passato come Palazzina Presidenza. L’uso dopo l’eventuale acquisto potrebbe essere a fini culturali, anche se il progetto della Fondazione non è ancora noto. Il totale dei soldi, escludendo le tasse, è 17,3 milioni. Il resto del patrimonio immobiliare sarà messo in liquidazione, forse attraverso una serie di aste.

La Croce Rossa ha presentato un’offerta per la gestione delle Redi che potrebbe essere allargata in seguito all’idropinica del Tettuccio. L’associazione di volontariato, pur essendo al suo debutto in campo termale, ha comunque ampia conoscenza del sistema sanitario e può gestire strutture del genere. Tra l’altro, la sua forma giuridica le permetterebbe di ottenere fondi per fare lavori di vario genere. C’è comunque forte preoccupazione tra il personale, visto che non è ancora chiaro se e come verranno gestite eventuali riduzioni di addetti. Il termine per la presentazione del piano di concordato, come detto, scade domani. L’emendamento presentato dall’ex ministro Massimo Garavaglia al Decreto Aiuti Quater, sottoscritto anche da Pd e Italia Viva, punta a fare avere 12 milioni al Comune per le Terme. Una prospettiva interessante. In questa marea di ipotesi e di progetti cambiati o confermati, l’unica certezza è che la lunga telenovela delle Terme stia giungendo davvero a un finale.

Daniele Bernardini