"Terme, la Regione ceda gratis le sue quote alla città"

La proposta del comitato promosso da Pacini e Bonvicini

Un momento della riunione

Un momento della riunione

Montecatini 17 marzo 2018 - Albergatori, commercianti e professionisti di Montecatini chiedono che la città diventi l’unica proprietaria delle Terme, coinvolgendo nel progetto le categorie economiche. Numerosi imprenditori hanno partecipato all’incontro organizzato giovedì sera all’Hotel Plaza Locanda Maggiore, promosso dal commercialista Franco Pacini e dal commerciante Andrea Bonvicini con l’obiettivo di salvare la principale azienda cittadina.  I soggetti coinvolti nel progetto stanno lavorando da tempo a un’iniziativa capace di dar vita a un vero e proprio colpo di scena, in grado di impedire il progetto di privatizzazione delle quote di maggioranza promosso dalla Regione, che entro il 31 maggio dovrebbe pubblicare il bando di cessione della propria quota di maggioranza (circa il 67%).

Gli incontri proseguono ormai da qualche mese e si è già formato un comitato che punta alla costituzione di una vera e propria società. L’obiettivo è quello di far trasferire, possibilmente a titolo gratuito, le quote delle Terme che oggi fanno riferimento a Firenze al Comune.  Pacini spiega che «l’amministrazione di Montecatini non potrebbe certo sostenere un piano industriale capace di garantire il rilancio dell’azienda. Per questo le quote acquisite dalla Regione dovrebbero essere trasferite a loro volta alla nuova società che nascerà grazie allo sforzo dell’imprenditoria locale.

Il nostro progetto prevede di trasformare il debito delle Terme nei confronti degli istituti di credito (oltre 20 milioni) in azioni della società. Le banche potranno così entrare all’interno della società. Gli imprenditori locali dovranno impegnarsi a sostenere questo obiettivo. Da parte del pubblico, sarà necessario svincolare determinati immobili a uso esclusivamente sanitario, trasformandoli a destinazione ludica. E’ fondamentale la realizzazione di un grande albergo, nella zona dell’ex lavanderia, oltre a una revisione complessiva».

Il progetto portato avanti da Pacini e Bonvicini non esclude nemmeno l’arrivo di un gestore esterno per occuparsi delle Terme. «La società – precisa il commercialista – una volta sistemati gli assetti legati alla proprietà, potrà prendere in considerazione anche questa ipotesi». L’eventuale passaggio gratuito delle quote di maggioranza dell’azienda, oggi in mano alla Regione in procinto di venderle, secondo i professionisti che fanno riferimento al comitato, potrebbe essere possibile in base alla normativa sul federalismo locale.Intanto la giunta guidata da Enrico Rossi prosegue la preparazione del bando di vendita delle quote di maggioranza che, salvo imprevisti, dovrebbe essere pubblicato entro il 31 maggio.

La decisione di Firenze non è stata apprezzata da parte degli imprenditori che hanno deciso di aderire al comitato, preoccupati del possibile arrivo di soggetti pronti a fare a pezzi le Terme e a rivenderle, senza garanzie per l’indotto legato alla società. Pacini, tra l’altro, sostiene da tempo che, a causa del mancato pagamento del sovrapprezzo delle quote azionarie trasferite alla Regione in seguito a vari aumenti di capitale, almeno una parte di queste vada restituita in modo gratuito alla città.