Il sindaco Luca Baroncini con il ministro del Turismo Massimo Garavaglia (Foto Goiorani)
Montecatini Terme, 11 settembre 2022 - All’apice della crisi delle Terme, quando ci si aspetterebbero decisioni rapide, l’assemblea dei soci Regione e Comune non comunica alcuna decisione. La seduta di giovedì 8 settembre infatti si è conclusa senza alcuna nota ufficiale. Mercoledì 14 alle 21 è previsto il consiglio comunale. All’ordine del giorno, su richiesta delle minoranze, c’è la situazione delle Terme e le decisioni prese o da prendere in questa fase così complessa.
L’11 ottobre al tribunale fallimentare di Pistoia è prevista l’udienza per la richiesta di liquidazione giudiziaria presentata dal pool di banche guidato da Bnl per 27 milioni di euro. La società presenterà sicuramente una richiesta di concordato in bianco, ottenendo di bloccare per circa 60 giorni l’azione. Alla fine un commissario scelto dal tribunale dovrà valutare l’efficacia del piano e accettarlo o respingerlo. Nel secondo caso, le Terme verrebbero dichiarate fallite. Gli albergatori di Apam hanno chiesto un incontro pubblico a Regione e Comune per discutere della situazione con la massima trasparenza. I rappresentanti sindacali dei lavoratori delle Terme hanno proclamato lo stato di agitazione, prevedendo un pacchetto di otto ore di sciopero. C’è forte tensione per il modo in cui le Terme affrontano le relazioni sindacali. Molti delegati lamentano di aver appreso notizie dell’azienda solo dal giornale. I lavoratori hanno concesso una decina di giorni alle Terme e alla proprietà per essere ricevuti. Se dovesse essere necessario, non escludono di andare a manifestare a Firenze sotto la sede della Regione. I prossimi giorni saranno sempre più decisivi per capire come andrà a finire questa penosa vicenda, nata ormai oltre vent’anni fa.